Con un editoriale risalente ad un paio di mesi fa, prendendo spunto anche dalle dichiarazioni di Modric su come il Real riuscì a sbarazzarsi della Juventus, avevamo sottolineato i motivi per i quali il primo reparto da rinforzare – in casa bianconera – era il centrocampo. Eravamo alla metà di giugno, i tifosi juventini erano nel pieno della delusione per via della finale di Cardiff e i primi nomi iniziavano già a circolare. Adesso siamo ad agosto, il campionato è alle porte e l’unico ruolo rimasto scoperto in fase di mercato è proprio quello del centrocampista di quantità.
PERCHÉ MAI, BEPPE?
I motivi sono molteplici. Dani Alves ha rotto anzitempo con la società, dunque urgeva tappare il buco (è arrivato De Sciglio, ma occhio a Cancelo…). La situazione Szczesny iniziava a farsi antipatica, pertanto è servito accelerare. Le visite mediche di Schick hanno rivelato un problema inatteso, così il talentino ceco è tornato alla Sampdoria.
In tutto ciò, il centrocampo è rimasto pressoché lo stesso, con l’unica novità rappresentata dalle cessioni di Lemina (per 17 milioni + 3 di bonus) al Southampton e di Mandragora (in prestito al Crotone). E nel frattempo nomi, ma nulla più. Tanti nomi, pochi affondi. Tante idee, poche certezze. Se non il recupero di Claudio Marchisio, tornato a pieno regime dopo l’infortunio al crociato. Ma anche il Principino, nonostante una forma recuperata, ha bisogno di alternative adeguate. Serve un centrocampista di spessore, se poi è giovane si fa bingo. Ma lo scenario non è dei più semplici…
A tal proposito, è il caso di dare un’occhiata a tutti, ma proprio tutti gli obiettivi bianconeri, andando a ripercorrere l’evoluzione della loro situazione in questi due mesi.
Il punto sul centrocampista
IL PIÙ VICINO: BLAISE MATUIDI
Al momento, quello con più possibilità di vestire la maglia della Juventus è sicuramente Matuidi, mezzala classe 1987 in forza al Paris Saint-Germain. Il numero 14, attualmente, è un rincalzo (di lusso sì, ma pur sempre rincalzo), motivo per cui ha tanta voglia di cambiare aria. Inoltre, i francesi hanno appena strappato un assegno da 222 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni di Neymar, dunque – per forza di cose – devono fare qualche operazione in uscita, in modo quantomeno da provare a rispettare le regole del FPF imposte dalla UEFA.
Blaise ha il contratto in scadenza nel 2018, pertanto da gennaio potrebbe liberarsi gratis: l’idea della Juventus è quello di acquistarlo per una cifra intorno ai 15 milioni, nonostante il PSG continui a chiederne almeno 10 in più. Mino Raiola, agente del calciatore, è al lavoro per provare ad abbassare le pretese degli sceicchi: la sua potenza comunicativa potrebbe risultare decisiva per sbloccare una situazione ferma sin dall’agosto del 2016.
IL BORSINO DI MATUIDI: 65% Juventus; 35% Paris Saint-Germain.
IL PREFERITO DI PARATICI: EMRE CAN
Il ds bianconero lo ha sempre lasciato intendere: il debole per Emre Can è forte. E scusate il gioco di parole. Non è difficile capire il perché di quest’amore profondo: il turco tedesco è un centrocampista moderno, dal gran fisico, capace di giocare in più ruoli, ragione per la quale rappresenterebbe un vero e proprio jolly per ogni allenatore. Nasce come volante davanti alla difesa, ma si disimpegna bene sia come mezzala che come difensore (terzino o centrale), senza dimenticare l’esterno alto (alla Cuadrado, per intenderci). Non a caso, Karl-Heinz Rummenigge lo definì uno dei più grandi talenti del calcio tedesco.
La Juve lo vuole, ma il Liverpool fa orecchio da mercante. E ci ha pensato Jurgen Klopp a chiudere la porta in faccia ai bianconeri, soprattutto dopo il mancato accordo tra i Reds e Naby Keita. La speranza della Juventus, però, è che tali dichiarazioni siano di facciata: anche Coutinho è stato dichiarato incedibile, ma il Barcellona continua a spingere, eccome.
Il calciatore, comunque, non sembra essere disturbato dalle voci di mercato: “Ci attende un’importante stagione. La squadra si è comportata bene nell’ultima annata, ma possiamo fare di meglio e ci proveremo quest’anno.”. Aria di rinnovo? Nulla è ancor certo, ma Marotta e Paratici proveranno ad andare fino in fondo per Emre Can.
IL BORSINO DI EMRE CAN: 15% Juventus; 85% Liverpool.
IL GIGANTE BUONO: STEVEN N’ZONZI
Agli antipodi di quest’estate di calciomercato, il colosso del Siviglia sembrava davvero il prescelto per regalare quantità e qualità alla mediana di Allegri. L’accordo col calciatore è stato trovato immediatamente, ma la società andalusa non ha mai nascosto di voler incassare i 40 milioni della clausola rescissoria, per voce dello stesso presidente: “Il primo aspetto da chiarire è che il Siviglia per il momento non ha ricevuto un’offerta formale per N’Zonzi, né dalla Juventus né da qualche altra società. Il Siviglia desidera che il giocatore rimanga nel club per tanti anni, altrimenti non ci saremmo preoccupati di rinnovare il contratto appena un mese fa. C’è una clausola rescissoria e a partire da quella andremmo a valutare la situazione.“.
Così, i tanti soldi pretesi dal Siviglia hanno fatto ricredere non poco la società di Corso Galileo Ferraris, che ha provato – senza fortuna – a concentrarsi su altri prospetti. Ma, dopo circa un mese e mezzo di stallo, Marotta e Paratici son tornati a muoversi con decisione: in occasione dell’amichevole tra Everton e Siviglia disputatasi ieri, un emissario bianconero si trovava a Goodison Park per seguire da vicino N’Zonzi. Senza uno sconto da parte del club spagnolo, però, la Juventus virerà definitivamente altrove.
IL BORSINO DI N’ZONZI: 30% Juventus; 70% Siviglia.
Ma non finisce qui: un nome viene anche dalla nostra Serie A.
(Vai avanti)