Una partita che lascia grandi preoccupazioni in casa Juventus: va bene che stiamo parlando di una gara di agosto, va bene che non c’è niente in palio, ma raramente si è vista una squadra avere così tanta superiorità nei confronti dei bianconeri. La domanda è lecita: dove iniziano i meriti degli Spurs, e dove iniziano le colpe degli uomini di Allegri? Il 2-0 finale non rappresenta a pieno quanto visto in campo: tra occasioni mancate, errori e legni, il margine tra le due squadre poteva essere molto più ampio.
Gioca solo il Tottenham nel primo tempo, la Juventus sembra incapace di fare qualsiasi cosa. Una grande azione porta al gol di Kane dopo dieci minuti: dribbling di Vertonghen, Davies lancia sulla sinistra Trippier che crossa al centro per il colpo di testa vincente di Kane. La Juventus accusa il colpo, compiendo parecchi errori in difesa, senza riuscire a rendersi davvero pericolosa in avanti, solo qualche cross e qualche corner. Gli Spurs invece attaccano: ci provano Eriksen, Kane due volte (dopo un assurdo retropassaggio di Pjanić a Buffon) e Sissoko che colpisce il palo. La difesa della Juventus è un presepe, il centrocampo sta a guardare. C’è ancora tempo per vedere un tiro alto di Dele Alli e un altro tiro di Kane deviato da Lichtsteiner.
Allegri rientra in campo col volto scuro di chi ha dovuto urlare a squarciagola, inizia la girandola di cambi, ma il risultato rimane lo stesso: la difesa si pianta quando Eriksen riceve palla in mezzo all’area e solitario salta Buffon depositando il 2-0. Rugani e Chiellini provano a combinare un’altra frittata quando si scontrano lasciando Kane libero di sganciare il tiro che sbatte sulla traversa. Il Tottenham rimane ordinato e concentrato, la Juventus non ha più niente da perdere. Ci prova Dybala un paio di volte, la prima esce fuori, la seconda è bravo Lloris a deviarla in angolo. Le grandi occasioni arrivano negli ultimi dieci minuti, quando Kean e Cuadrado colpiscono la traversa (bravissimo Lloris sul siluro del colombiano). C’è ancora spazio per un tiro di Bernardeschi, troppo tardi.
Difesa presepe, centrocampo assente e attacco che cerca, invano, di fare qualcosa: la solidità e la fluidità delle manovre del Tottenham mette in crisi nera una Juventus scesa in campo solo quando i londinesi cominciano a tirare il fiato. Kane, Eriksen e Sissoko mettono in grave difficoltà il reparto arretrato, Dele Alli è libero di fare ciò che più gradisce e la difesa si limita al compitino, visto che Higuaín e Dybala non riescono a combinare molto. Ancora evanescente Bernardeschi, un po’ meglio Douglas Costa e Cuadrado. La partita di oggi avverte la dirigenza bianconera: c’è bisogno di qualche acquisto in difesa e a centrocampo.
This post was last modified on 7 Agosto 2017 - 14:37