Analisi post ICC: Dybala il miglior attaccante, ma sono gli altri a segnare

La partita con la Roma è stata l’ultima del torneo americano della ICC: insieme a Barcellona e PSG, la Juve ha trovato tre avversari tosti da affrontare a luglio, con la preparazione estiva all’inizio e la condizione fisica tutta da ritrovare. Tenendo conto di questi fattori determinanti, andiamo a vedere, reparto per reparto, come si sono comportati i bianconeri, tra chi sale e chi scende, e chi invece va rimandato.

DYBALA ON FIRE

L’attaccante che ha più impressionato per la freschezza, la qualità, la velocità e gli “wooow” americani del pubblico è stato senza dubbio Dybala: in attesa di sapere se il Barcellona è veramente interessato ad un suo acquisto, la Joya delizia il pubblico degli Stati Uniti (e non solo quello) con grandi giocate, scatti, dribbling e molti tentativi finiti fuori di poco. Se questo è il Dybala di luglio, ci aspettiamo che a novembre si esibisca in tiri degni di Holly e Benji, col pallone in fiamme, i guanti del portiere sbrindellati violentemente e la rete strappata via. Un’esagerazione, ovvio, ma il Dybala versione USA fa davvero sognare in grande.

GLI ALTRI NON STANNO A GUARDARE

Se Dybala infiamma, senza però mettere dentro alcun pallone, significa che ci devono pensare gli altri; Mandžukić si trova meglio sulla sinistra che nel suo “ex” ruolo da prima punta, ma il gol che realizza contro la Roma è da manuale: c’è tutto ciò che deve saper fare un attaccante, dal senso di posizione all’attenzione sulla marcatura avversaria, passando per lo scatto in avanti, il dribbling e la freddezza del tiro. Con i nuovi acquisti sarà molto difficile capire se Mario sarà ancora titolare, e se rimarrà sulla sinistra come fatto nel finale della passata stagione: un bel dubbio per Allegri. Chi non dubita del posto in campo è Higuaín: il Pipita ha messo a segno una grande rete contro il PSG, ma non sempre ha fatto valere la sua fame di gol. Sono sempre le solite critiche di chi lo vorrebbe in grado di fare triplette ad ogni partita, dimenticando i 32 gol realizzati la scorsa stagione. Se però dovesse deludere qualche aspettativa, Moise Kean è pronto a subentrare: il ragazzo ha dato un’ottima impressione in America, e in casa Juve si pensa se sia giusto lasciarlo andare in prestito o se è meglio trattenerlo ancora. Ultimo, ma non ultimo, Cuadrado: il colombiano ha ricordato i primi tempi in cui bruciava la fascia destra con grande rapidità. Non sempre perfetto, ma per essere a luglio basta e avanza. In attesa del ritorno di Pjaca, il reparto avanzato della Juventus non è più così bisognoso di giocatori come prima.

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