L’avvocato Beppe Bozzo è agente di tanti calciatori, ma è anche uno dei più importanti intermediari per quanto riguarda il mercato italiano. Tra i suoi assistiti c’è Federico Bernardeschi, che si è trasferito recentemente alla Juventus. Proprio riguardo Bernardeschi ha parlato a Tuttosport, rivelando qualche dettaglio sulla trattativa.
“Bernardeschi alla Juve? Più che una operazione di mercato, è stato un parto: abbiamo lavorato 8-9 mesi. Siamo riusciti a trasformare in realtà un’idea da fantacalcio, l’operazione più dura della mia carriera. Strada facendo ho eliminato tutte le pretendenti perché l’unico modo per riuscire era far correre la Juve da sola. Alla fine è andata bene e Federico mi ha fatto venire i brividi con un abbraccio bellissimo. Cognigni e Corvino hanno capito la volontà del ragazzo. Marotta si è rivelato il solito fuoriclasse. Altri dirigenti al posto di Beppe camminerebbero sull’acqua, lui invece resta un lavoratore umile. E’ la differenza tra un vincente e un perdente.
Perché la Juve e non Inter, Chelsea o United? Abbiamo parlato molto, Federico ed io, ed entrambi eravamo convinti che non ci potesse essere un posto migliore della Juventus. Club organizzatissimo e vincente: il luogo ideale per un grande talento che aspira a diventare un campione. Federico sapeva che scegliendo i bianconeri sarebbe andato incontro a contestazioni, ma è un ragazzo con le spalle larghe e gli attributi. La percentuale di rivendita a favore della Fiorentina un campanello d’allarme? E’ stata messa per eliminare i bonus, altrimenti non ne saremmo mai usciti. La Juventus è un punto d’arrivo. Mi auguro che Federico possa restare 10 anni.
Una pizza sul “10” a Bernardeschi? Io me la giocherei. Se io fossi stato nella Juventus, mi sarei preoccupato se il ragazzo non lo avesse chiesto, il 10. Comunque deciderà la società. L’addio di Bonucci? Io punterei su Rugani. Fidatevi di me che conosco Marotta da anni: senza un sostituto adeguato non avrebbe mai ceduto Bonucci. Dybala? Non è in vendita e non ha clausola: difficile sfoderare un attacco.
Morata è stato davvero vicino al Milan? L’idea al ragazzo non dispiaceva. Ma se ha scelto di non tornare in Italia e andare al Chelsea è anche per i tifosi della Juventus. Alvaro a Cardiff è rimasto sorpreso positivamente dall’affetto dei sostenitori juventini e pure per questo ha preferito un’altra soluzione. Un ritorno alla Juve? La vedo difficile, io non sono tanto per le minestre riscaldate. Ma nel calcio mai dire mai…”.
This post was last modified on 27 Luglio 2017 - 01:56