Si vocifera addirittura di vie legali per risolvere il nodo Keita, ma ovviamente si tratta della possibilità più spiacevole e remota da percorrere per il presidente della Lazio Lotito. La situazione è spinosa: il giocatore è sulla lista dei partenti già prima della fine del campionato, ma la società, se proprio deve privarsene, lo vuole fare alle sue regole, ovvero a 30 milioni. Volendo, si può arrivare a 25 più 5 di bonus (che di fatto rimangono sempre 30, ma tant’è…). Il Messaggero rivela come lo scontro tra i rappresentanti del giocatore (che già da tempo ha fatto sapere di voler cambiare aria) e Lotito stia diventando sempre più un muro contro muro: ci sarebbe un pre accordo tra l’agente di Keita e la Juve che, al 30 agosto, verserebbe 15 milioni nelle casse biancocelesti; un affare che darebbe ottime percentuali al procuratore dell’attaccante e che garantirebbe una buona plusvalenza in caso di vendita. La cifra però, è ritenuta troppo bassa dalla Lazio, che, come scritto prima, non scende dai 30 milioni. Da qui il muro contro muro: se le due parti non giungeranno ad un accordo, Keita rimarrà alla Lazio, ma con ogni probabilità non verrà fatto schierare in campo. Una lotta lenta e logorante, che potrebbe avere un epilogo in breve o in tardissima scadenza, tutto dipende da chi riuscirà a fare il primo passo in avanti: è chiaro che a nessuna parte coinvolta (Juventus compresa) può interessare questa battaglia sfibrante. Intanto, il giocatore è stato convocato per l’amichevole di oggi contro la matricola Spal, ma non partirà da titolare; altro segnale di gelo tra Keita e Lotito, che aspettano di risolvere la questione senza fretta, quella che, adesso, eviterebbe una guerra psicologica che si protrae da molto tempo.