Tre anni al Max: la rivoluzione di Allegri

C’è un uomo che è stato capace di rovesciare completamente ciò che l’opinione pubblica pensava di lui. C’è un uomo che è arrivato cosparso di critiche e ne è uscito con un super sorriso, come solo lui sa fare. Quell’uomo è Massimiliano Allegri. Il mister della Juventus oggi festeggia tre anni sulla panchina della Juventus: stagioni in cui si è affermato come uno dei migliori allenatori in Europa, arrivando laddove chi lo aveva preceduto non era riuscito.

RIVOLUZIONE MENTALE

Massimiliano Allegri è stato l’artefice di una rivoluzione mentale e psicologica all’interno di uno spogliatoio, anzi, all’interno di una comunità totale: quella juventina. Quando arrivò, la Juventus era piena di dubbi, di ombre, di scuse, che la offuscavano e che non le permettevano di ergersi a una dimensione ben più elevata di quella a cui era abituata. Non solo non eccelleva in Europa, la Juventus era anche convinta di non poterlo fare. La consapevolezza di essere più forte si tramutava, oltre il confine, in una paura di affrontare l’avversario che Allegri ha clamorosamente ribaltato. Come? Con la serenità, con la voglia, con una visione meno pressante ma allo stesso tempo più adatta di cosa significasse giocare al calcio. E i risultati ci sono stati.

CICLO VINCENTE

No, non stiamo qui a fare una conta di tutto quello che ha vinto Allegri. Anzi, ne facciamo una: tutto quello che non ha vinto. Rimane ben poco da elencare, ma un trofeo che fa luccicare gli occhi a tutti i tifosi del mondo: la Champions League. Beh, sì, perché la Coppa dei Campioni è l’unico trofeo in cui c’è un abisso di differenza tra chi arriva primo e chi secondo, tra chi trionfa e chi, purtroppo, cade al cospetto dell’ultimo rivale. E Allegri è riuscito a portare i bianconeri “soltanto” in finale, per ben due volte in tre anni. Ma siamo pronti a giurare che quest’anno ce la metterà tutto per riportare la Juventus all’ultimo atto e spezzare quella che può essere definita una maledizione.

LEADER ASSOLUTO

L’abbiamo detto, lo ripetiamo: a oggi Allegri è il leader assoluto dello spogliatoio. Dopo tre anni, il suo più grande successo è quello di essersi preso completamente la Juventus. Ha la fiducia incondizionata dei suoi calciatori, e chi non lo rispetta va fuori. Ha la voglia di vincere e la conoscenza tattica dei grandi allenatori: le sue squadre sono messe in campo sempre nella miglior maniera. Oggi, alla Juve, il vero top player è lui. Ed è la garanzia più importante che, in questo momento, ha la dirigenza bianconera.

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