Finale di Cardiff – Buffon ritorna sulla presunta lite nell’intervallo: “Non è assolutamente vero”

Una stagione vissuta ancora una volta da protagonista. Sempre lui, il capitano, la bandiera del club bianconero. Mai come quest’anno è andato vicino alla possibilità di vincere Champions e Pallone d’Oro in un solo colpo. Una possibilità svanita in soli 45′ minuti da incubo a Cardiff. Gianluigi Buffon è infatti tornato a parlare dell’argomento finale e non solo.

“Ho in mente una stagione importante perché me lo merito”

Intervistato da Premium, a seguito dell’evento “Pallone di Marmo” a Carrara, il numero uno bianconero ha detto la sua su alcuni argomenti caldi, partendo dai progetti personali per il futuro. Queste le parole di Buffon: Progetti per il futuro? Ho in mente di fare una stagione importante perché ci tengo e perché penso di meritarmelo. Voglio lavorare in funzione di quello e cercare con i miei compagni di ribadire i successi delle ultime stagioni”. Non manca nemmeno il commento sul rinnovo del collega Donnarumma col Milan: Non posso dire nulla e non ho la presunzione di dare consigli. La vita propria ognuno la gestisce nel modo più opportuno. Ho fatto degli errori nella mia vita e sono contento di averli fatti perché hanno fatto parte del mio percorso di crescita. Con Gigio ho parlato ma ciò che ci siamo detti rimarrà un segreto tra di noi. E  se Gigi  abbia detto a Gigio, scusate il gioco di parole, di venire alla Juve come suo erede?

“Lite a Cardiff? Cosa priva di fondamento”

La delusione più grande di una stagione comunque positiva è stata sicuramente la sconfitta di Cardiff. Interrogato sulla presunta lite negli spogliatoi, Buffon risponde: Non è assolutissimamente vero, qualcosa privo di fondamento. Mi spiace perché alla fine non è che quando si perde si debbano trovare delle giustificazioni inventate. Può capitare che trovi qualcuno più forte di te”. Infine sono d’obbligo la domanda sull’Italia e la battuta sul mercato bianconero. Questo il Buffon-pensiero: “Spagna-Italia? Partita molto importante nel quale dobbiamo farci trovare in grande condizione perché giochiamo con una delle pretendenti della vittoria ai Mondiali in Russia. Abbiamo un piccolo handicap che è quello di dover vincere per forza ma noi dobbiamo pensare a migliorare e fare una bella gara. Quello che dirà il campo potrà essere una diretta conseguenza. Più facile che Francesco Gabbani componga il nuovo inno della Juventus o che Bernardeschi diventi un giocatore bianconero? Non sono mai stato un grande veggente, per cui non so se Gabbani ha intenzione di fare l’inno della Juve e se Bernardeschi giocherà da noi”

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