Sarebbe potuta finire meglio, di certo. Senza mugugni, senza lamentele, senza frecciatine. Alla Juventus c’è uno stile da mantenere e – dalla professionalità di uno esperto come Dani Alves – era lecito aspettarsi un comportamento esemplare.
La sua allegria e la sua attitudine al ballo hanno contagiato, pian piano, tutto lo spogliatoio, che lui stesso – inizialmente – aveva paragonato ad un funerale. Espressione tutt’altro che benevola. Così come poco benevole sono state le ultime uscite che hanno condotto la dirigenza bianconera ad optare – di comune accordo col giocatore – per la rescissione consensuale: risparmiabile la foto degli scarpini della finale di Berlino, troppo sincero e di cattivo gusto (in quanto tesserato bianconero) l’invito fatto a Dybala.
La Juventus lo ha salutato senza troppi rimpianti, andando anche a risparmiare sull’ingaggio: la scintilla col mondo bianconero, purtroppo, non è mai scattata completamente.
This post was last modified on 2 Luglio 2017 - 12:36