Il futuro passa dal mercato: Juve attenta all’esodo

Due volte finalista della Champions League negli ultimi tre anni, assoluta dominatrice del campionato italiano e con fatturato vicino ai 550 milioni di euro. Tre motivi che dovrebbero far ben sperare la dirigenza e i tifosi della Juventus, eppure in questa prima parte di mercato sembra andare in scena una tendenza negativa che vede i giocatori di primo livello in uscita più che in entrata.

L’addio

Annunciato oggi l’addio Dani Alves dopo solamente una stagione sotto la Mole. Le esternazioni televisive e sui social non hanno fatto per niente piacere a Marotta e Paratici che senza molti complimenti lo hanno accompagnato nelle pratiche di risoluzione consensuale. Chi non ritiene all’altezza il progetto Juventus non è infatti il benvenuto a Torino.

La paura

Se non del tutto inaspettata è stata la decisione dell’ex terzino del Barcellona conoscendo il suo carattere piuttosto eccentrico, stupisce maggiormente che altri big siano pronti a lasciare la Vecchia Signora di fronte al corteggiamento di club esteri. Su Bonucci e Alex Sandro c’è un forte interesse della Premier League, in particolare del Chelsea di Antonio Conte. L’ex tecnico della Juventus e della Nazionale italiana è pronto a fare follie per ottenerli e non avrebbe alcun problema ad offrire oltre 100 milioni e un contratto da top player per entrambi i giocatori. Per i bianconeri sarebbero però un duro colpo da digerire, perdere 3/4 della retroguardia più forte al mondo darebbe un pessimo segnale a tifosi e avversari.

La zoccolo duro da preservare

Se la cessione di Pogba o quella in prospettiva futura di Dybala sono da segnare come leggi di mercato, lo smantellamento dello zoccolo duro della squadra potrebbe creare un effetto a catena di difficile gestione. I fantasisti possono infatti esaltarsi solamente con una grande formazione in loro supporto che ne limiti i difetti. Senza ormai più un vero centrocampo che possa incutere timore agli avversari sarebbe un grave errore distruggere anche il reparto difensivo. Nessun giocatore sul mercato in questo momento è in grado di rimpiazzare Bonucci o Alex Sandro, ecco perché nonostante la bravura dimostrata da Marotta sarebbe complicato, se non impossibile, trovare dei sostituti all’altezza.

La forza di una squadra si fonda sul consolidamento degli elementi imprescindibili ed è qui che comincerà il mercato della Juventus. Una società che a rigor di logica non avrebbe nemmeno la necessità di monetizzare per tentare l’assalto agli obiettivi in entrata.

 

 

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