La neo allenatrice della squadra femminile della Juventus, che debutterà nella serie A ”rosa” dalla prossima stagione, si è concessa ad una lunga intervista ai microfoni di J|TV in compagnia di Claudio Zuliani ed Enrico Vincenti.
L’ex attaccante della Lazio ha risposto ad alcune domande sul futuro della squadra e sull’importanza, per l’intera società, di investire anche in questo progetto.
LA JUVENTUS: MOTIVO D’ORGOGLIO
”Sono davvero orgogliosa di partecipare a questo progetto, in una grande società: essere qui con voi è un grandissimo onore. La società ci mette a disposizione un’organizzazione importante, in uno dei migliori club del mondo. Il fatto che questo progetto sia rivolto al calcio femminile dà, ovviamente, grande impulso a tutto il movimento: sono sicura che questo sarà il punto di partenza per una crescita complessiva del calcio femminile”.
CHE ALLENATRICE È RITA GUARINO?
”Sono un’allenatrice con tanto “pathos”, passionale, energica e propensa all’attacco con una buona organizzazione difensiva. Sento molto la partita, la sento, mi coinvolge e mi piace viverla. Mi auguro che ci si possa divertire, questa è la cosa più importante, anche per fare sì che le persone che non conoscono ancora il calcio femminile possano apprezzare davvero le qualità straordinarie di queste atlete. Una delle caratteristiche psicologiche delle donne è la determinazione e la voglia di applicarsi e di fare le cose bene. Finché le cose non sono fatte bene, le donne non mollano mai. Dal punto di vista agonistico, davvero non abbiamo nulla da invidiare agli uomini”.
CALCIO FEMMINILE, IN ITALIA SI LAVORA PER CRESCERE
”Negli ultimi dieci anni, il calcio femminile è cresciuto tantissimo, sia a livello europeo, sia a livello mondiale. Purtroppo la Nazionale italiana è ancora al 18° posto nel ranking mondiale: in questi dieci anni molte altre nazioni hanno lavorato sodo per spingere il movimento calcistico femminile, da noi c’è ancora tanto da fare per colmare quel gap che ci separa da queste nazioni, che hanno iniziato a lavorarci prima di noi. Altrove, i grandi club hanno investito, permettendo alle giocatrici di fare esperienza in un’organizzazione di altissimo livello, consentendo loro di diventare professioniste, fattore che ha consentito di crescere e migliorare costantemente. Per riuscire a raggiungere degli obiettivi, devi avere la possibilità di lavorare a tempo pieno, unitamente al talento, cosa che in Italia sicuramente non manca”.
LE AMBIZIONI DELLA JUVENTUS
”Parliamo di Juventus, quindi si tratterà di un progetto molto competitivo e si allestirà una rosa di giocatrici fortemente motivate, scegliendo le giocatrici top del mercato. Dal punto di vista umano sarà una fortissima spinta: già solo il nome Juventus innalza ancora di più le motivazioni, già alte, di una donna a praticare a questo sport. Il lavoro più grande da fare, e questa sarà la spinta che può dare un progetto di questo tipo, sarà provare a raggiungere dei risultati. Bisognerà lavorare molto anche sugli aspetti umani e sullo status di atleta delle calciatrici, aspetto che fino ad oggi è un po’ mancato”.