Sarà il piacere di scovare nuovi talenti per non farsi trovare impreparati quando, tra pochi anni, questi saranno protagonisti assoluti. Sarà solo il piacere della parola “Mondiale”, di qualunque categoria si parli, a far rivivere emozioni che solo gli amanti del calcio possono capire, specialmente noi italiani. Fatto sta che i riflettori ora sono tutti puntati sul Mondiale Under 20 che si sta disputando in Corea del Sud: da un lato il cammino dell’Italia di Evani, dall’altro l’utilizzo della moviola in campo.
Passiamo alle note liete, alle note di campo. L’Italia Under 20 del ct Evani sta regalando soddisfazioni enormi. A risaltare è l’intero gruppo azzurro. Uno spirito di sacrificio notevole che, azzardando il paragone, ricorda quello della selezione di Lippi nel 2006. Raramente capita che un Mondiale di questa categoria sia seguito con tanta partecipazione dagli amanti del calcio. Gli azzurrini, inoltre, sono già nella storia: mai la nazionale era arrivata fino alle semifinali di questo torneo.
Una nazionale che ha nei talenti juventini il punto di forza, a partire dalla coppia Favilli-Orsolini. I due stanno sfoggiando un intesa invidiabile e adesso possono puntare al grande obiettivo. Orsolini poi è il capocannoniere del torneo e ha eguagliato il record di 4 gol di Pellè del Mondiale di categoria giocato in Olanda nel 2005. Attacco ma non solo. Le colonne di questa squadra sono però tutte bianconere, o almeno di proprietà della Juve. Dalla coppia di centrocampo Mandragora-Vitale al muro difensivo Filippo Romagna. Merito della dirigenza bianconera capace di creare giovani dal sicuro avvenire. Essi saranno la base da cui ripartire in futuro per continuare a dominare in Italia e vincere, finalmente, in Europa.
This post was last modified on 6 Giugno 2017 - 12:05