Come l’inizio di una favola. Questa volta si apre così il racconto della Juventus alla sfida più importante della stagione. Si gioca la finale di Champions League. Si affronta una delle rivali europee più forti della storia: il Real Madrid. Basterebbe questo per caricare tutto il popolo bianconero ma no, oggi si fanno le cose in grande. Questa sera è inutile nascondersi dietro frasi di circostanza. Questa sera è la partita che si attendeva da una vita. L’occasione di poter finalmente riuscire ad alzare quella maledetta coppa.
Una notte a Cardiff. Al Millenium Stadium. Saremo in terra celtica, terra del Regno Unito. E campanilismo a parte, la paternità del gioco del calcio è contesa proprio tra Italia e Gran Bretagna. Un motivo in più per far comprendere chi lezioni di calcio le può dare. Anche a chi di Champions League ne ha vinte undici. Anche ai campioni uscenti della competizione. Perché il Galles è storia di leggende e la Juventus lo è a tutti gli effetti.
Per concludere la nostra storia. Per concludere un cammino. Per la chiusura di un cerchio che vede la sua nascita nel lontano 2006. Da Rimini, transitando per lo Juventus Stadium teatro di numerosi successi e giungere proprio a Cardiff. Sono bastati appena undici anni per tornare nel posto dove ci compete. Dominatori assoluti in patria italica, alla ricerca della consacrazione anche nel vecchio continente. Il finale ideale di una favola che potrebbe essere sempre più vicina al concretizzarsi. Sempre più vicina al diventare realtà.
Pronti a splendere. Ci vorrà il meglio da parte di tutti. Ogni singolo giocatore dovrà dare più del 100%. Solo così si può raggiungere il traguardo. Allora avanti con le parate di Gianluigi Buffon. La difesa impenetrabile di Barzagli, Bonucci e Chiellini. Largo alle geometrie di Pjanić, agli inserimenti di Sami Khedira. Spazio alla corsia mancina dominata dai due giganti Alex Sandro e Mandžukić. Pronti al brillare con la classe di Dybala, il colpo di genio di Dani Alves, la ferocia sotto porta di Gonzalo Higuaín.
Dirigiti verso la luce. Quella che potrebbe diventare simile ad un’aurea: quella dei vincitori. Adesso è il momento di riprendersi tutto quello che è nostro. Guai a pensare alle sconfitte precedenti. Mantenere la calma e ripetersi che questa volta può essere realmente quella giusta. Nonostante i favori del pronostico pendano verso il Real Madrid, nonostante siano gli spagnoli i campioni uscenti. Mai come quest’oggi c’è voglia di rendere la notte di Cardiff il più bianconera possibile. Che questa luce sulla Vecchia Signora non cessi mai di esistere.
L’atto finale. Scorrono diverse immagini nella mente. Prima le parate mostruose di Gianluigi Buffon contro il Lione. Il rigore vittoria di Marchisio con il Siviglia. Si viaggia poi in direzione Oporto. L’esclusione di Bonucci, la vittoria di Allegri con gli inserimenti dalla panchina di Pjaca e Dani Alves. Poi le immagini iniziano a diventare sempre più nitide. Merito della coppia Higuaín-Dybala che asfalta prima il Barcellona, poi il Monaco. Merito di una difesa insormontabile, di un Dani Alves ed un Mandžukić che reinventati in altri ruoli apportano quell’esperienza internazionale determinante per arrivare all’atto finale!
Adesso è il momento di prenderla. Quanto sei bella. Così ammaliante e maestosa. Forse sì, le orecchie sono un po’ grandi ma diciamoci la verità: chi se ne frega! Oggetto dei desideri da oramai troppo tempo. Bramata da chi ha fatto la storia di questo club eppure per una squalifica non ha potuto contenderti al Diavolo. Perché siamo certi che pur di averti questa squadra sarebbe disposta a tutto. Perché c’è chi riuscirebbe a domarti prendendoti per le orecchie e portarti a Torino. Da utopia maledetta a sogno benedetto. Perché questa Juventus, perché questo popolo bianconero non ha paura di niente e nessuno. Ecco perché è ora il momento di prenderla e farla nostra!
This post was last modified on 3 Giugno 2017 - 19:32