Quel 22 maggio 1996 Michelangelo Rampulla c’era. Certo, non era titolare, ma quella sera a Roma ha potuto comunque alzare la coppa. Quella coppa che, 21 anni dopo, la squadra di Allegri proverà a riportare a Torino domani sera. L’ex portiere bianconero ha parlato oggi a SportMediaset.it in vista della finale di Cardiff. Queste le sue parole.
“Ci sono buone possibilità di vittoria per la Juve”
Rampulla è un esperto di finali, avendone giocate ben tre con Madama e uscendone una volta sola vincitore. Inevitabile la domanda su quella di Cardiff che vedrà protagonista la sua Juve. Per un portiere non è facile preparare partite di questo tipo anche se l’ex estremo difensore sembra essere sicuro sullo stato d’animo di Buffon: “Noi nei giorni alla Borghesiana prima della finale del ’96 stavamo bene, credo che stia bene anche lui. Lui e i suoi compagni hanno la grande consapevolezza di poter raggiungere un traguardo importante. La squadra è forte nell’insieme, e poi ci sono tanti singoli che possono fare la differenza. Certo, un po’ di timore e adrenalina ci sono sempre prima di una finale. E poi le finali per la Juve non sempre sono andate bene… Ma ci sono buone possibilità“.
“Buffon stia sereno. Non si andrà ai rigori”
Saranno i campioni d’Europa in carica l’ostacolo da superare. Non sarà semplice per i bianconeri ma Rampulla rimane fiducioso: “Possibilità di vittoria? Certo, come sono stati fermati Messi-Neymar-Suarez. La difesa è solida e ha sempre dimostrato grande attenzione. E poi tutti sanno di avere alle spalle un portiere eccezionale che dà grande tranquillità. L’emozione giocherà comunque un ruolo importante, ma sono tutti molto esperti”. Immancabile il riferimento a Buffon, giunto ormai alla sua terza finale: “Durante queste partite c’è sempre un po’ di paura di sbagliare e quindi il rischio di trascinarsi ai rigori pur di non sbilanciarsi. Ma penso che Gigi possa stare tranquillo, secondo me non ci sarà bisogno dei rigori“. Una finale che sembra davvero non trovare una favorita: “Mai come questa volta la Juve ha le carte in regola per vincere. I giocatori hanno l’esperienza tecnica e morale per competere per i risultati più grandi. Non c’è un favorito, siamo al 50-50, ma mi piace essere fiducioso” ha chiosato.