Esiste uno splendido parco in Galles che si snoda intorno ad una montagna chiamata Cadair Idris: è uno di quei posti di cui non si sente parlare spesso, vuoi perché il nome è difficile da pronunciare, vuoi perché il Galles stesso non sia una meta super gettonata. Sta di fatto che questo sia uno di quei luoghi di cui solo pochi fortunati possono beneficiare: al di là della brulicante natura che sempre meraviglia i nostri occhi, la montagna assomiglia ad una arena, che circonda per intero un lago. Molto spesso i laghi gallesi sono fonte di antiche leggende, ed anche qui, ce n’è da raccontare, più di una.
Il nome Cadair Idris proviene da un gigante di nome Idris: era una persona buona che aveva come passatempo l’astronomia, la poesia e la filosofia. Un sognatore forse, chi lo sa! Passava il tempo seduto a guardare le stelle, contandole una ad una, chiamandole per nome. Si dice che, nelle ore passate a studiare il cielo, con il suo peso abbia schiacciato la montagne, rendendole come sono ora: con una forma simile ad un divano con i braccioli. Si dice anche che i laghi nelle vicinanze, come ad esempio quello di Tal-y-llyn, sia senza fondo, e che dormire in quei paraggi sia molto pericoloso, non solo per finire annegati, ma anche perché c’è il rischio di risvegliarsi poeti. O pazzi. Oppure, se proprio vi va male, non svegliarsi proprio.
Vi sono tante trappole sparse nel mondo, specialmente in Galles, dove sabato la Juventus dovrà cercare di conquistare quel titolo che manca da 21 anni. Se sarà gigante lo scopriremo solo nella tarda notte, di certo non dovrà addormentarsi: nessuno vuole una Juve pazza, o poeta, o morta.