Douglas Costa, alla scoperta del fenomeno verdeoro

27 anni, mancino, purosangue brasiliano. Douglas Costa è tutto questo, o forse no. L’esterno brasiliano è uno dei migliori interpreti del ruolo, un vero e proprio funambolo della fascia, mix letale tra tecnica e tanta, tanta velocità.

Marotta, complice la situazione non idilliaca al Bayern, l’ha messo nel mirino, pronto a piazzare il colpaccio del mercato estivo.

LA CARRIERA

Douglas muove i primi passi in terra natia, con gli Imortal del Gremio. Tra un dribbling e l’altro, tra un doppio passo e un elastico accompagnato dal boato assordante dei 60mila dell’Arena, riesce a farsi notare dallo Shaktar di Lucescu. Impossibile non rimanere estasiati dalle sue movenze.

Dal caldo delle spiagge di Porto Alegre, al freddo glaciale di Donetsk. Non proprio un cambio di vita semplice per un ragazzo di soli venti anni, senza esperienza e senza famiglia. Douglas, però, non soffre il cambio, anzi: vince, convince, segna, si diverte e soprattutto fa divertire.

Devastante sulla fascia, imprendibile nello stretto, letale dalla distanza. Completo, per dirla in una parola.

IL BAYERN

Passano gli anni e aumentano le pretendenti, passano gli anni e aumentano i trofei, passano gli anni e sale il prezzo del cartellino. Ma un giocatore così bello da vedere e così valido tecnicamente dove poteva andare? Al Bayern di Guardiola ovviamente.

Da qui in poi la storia è triste e dolorosa per il popolo bianconero, fu lui la vera spina nel fianco del doppio confronto europeo. E ora il destino ha voluto che le strade della Juve e di Costa si rincontrassero ancora una volta e, forse, non più da avversari.

 

 

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