Cosa si prova a giocare la seconda finale di Champions in 3 anni?
“Si prova grande emozione, carica, perché vuol dire che abbiamo fatto cose straordinarie: siamo più che pronti per affrontare questa finale.”
Stai vivendo le stesse sensazioni del pre-Berlino o c’è qualcosa di diverso?
“L’approccio credo sia più o meno uguale, poi ci sono differenze da giocatore a giocatore. Come abbiamo detto in tanti, sicuramente c’è più consapevolezza. Sappiamo cosa ci aspetta, perché il Real gioca la sua terza finale in 3 anni. Abbiamo fatto un percorso netto e ci meritiamo questa finale.”
Quanto conta la doppia sfida contro il Barcellona?
“Conta tanto: ci ha dato un qualcosa in più. Anche il girone è stato affrontato più positivamente: il percorso è stato in crescendo.”
Barcellona come due anni fa, Monaco come due anni fa, Real come due anni fa…
“Speriamo in un finale diverso (ride, ndr).”