Il 29 maggio non può essere considerato un giorno come un altro per i tifosi di calcio. Certo ieri è andato in scena l’addio commovente di Francesco Totti, oggi Allegri e Chiellini si apprestano alla conferenza stampa in vista della Finale di Champions del 3 giugno, ma più di ogni altra cosa il 29 maggio porta con sé un ricordo lontano.
La partita venne disputata su disposizione delle stesse forze dell’ordine che non erano riuscite a fermare l’orda rossa, e per volere dall’UEFA che aveva deciso invece di assegnare la Finale ad uno stadio costruito oltre 50 anni prima. Una vittoria mutilata da parte della Juventus che non poté festeggiare un trionfo in campo sapendo esattamente cos’era accaduto a pochi metri di distanza. Senza quelle 39 persone che erano venuti lì proprio per vederli giocare. Quelle 39 persone che non uscirono più da quel maledetto Heysel. Quelle 39 persone che continuano a vegliare sui bianconeri sperando in un calcio più sicuro e senza più drammi di questo tipo.
Degli ultimi giorni anche la notizia dell’intitolazione di una piazza in onore delle vittime in Lungo Dora Agrigento, nella Circoscrizione 7.
This post was last modified on 29 Maggio 2017 - 21:19