Alle 19, presso la sala stampa dello Juventus Stadium, parleranno Max Allegri e Giorgio Chiellini. La Juventus, forte dello 0-2 dell’andata, è vicinissima alla finale di Cardiff. I monegaschi, dal canto loro, tenteranno il tutto per tutto per riuscire nell’impresa. I prossimi 90 minuti saranno decisivi da ambo le parti. Presenti in sala stampa anche i nostri inviati (CLICCA QUI PER ENTRARE CON NOI IN SALA STAMPA).
“La fase difensiva? Siamo una squadra equilibrata, tutti ci sacrifichiamo in fase di non possesso. Sarebbe riduttivo dare meriti solo alla difesa. Speriamo di mantenerla così per un altro mese. Il Monaco ci ha messo in difficoltà, hanno due ottimi attaccanti con caratteristiche complementari, un mix di esperienza e gioventù. Anche a centrocampo hanno ottimi giocatori, siamo stati bravi ma ringraziamo anche Buffon. Per questo rispettiamo una squadra che può metterci in difficoltà. Quest’anno abbiamo usato tanti moduli, con questo modulo abbiamo messo in condizione di far giocare i giocatori di più tecnica. Tutti siamo a disposizione della squadra: negli ultimi due mesi pur cambiando giocatori i risultati sono gli stessi. Senza quest’empatia che si è creata non si va avanti nelle competizioni. Abbiamo una rosa di altissimo livello cambiando molto nelle formazioni ma facendo sempre ottime partite. Arriviamo alla partita di domani in ottime condizioni fisiche e mentali. Lo scudetto? L’importante è vincerlo, poco importa quando. Al triplete non penso, pensiamo di partita in partita. Adesso pensiamo ad arrivare a Cardiff, poi allo scudetto, poi alla Coppa Italia. Se arriviamo infondo ad ogni competizione vuol dire che abbiamo le qualità. Con i ragazzi c’è un bellissimo rapporto che durerà anche fuori dal campo quando smetteremo: Leo ha 30 anni, Andrea 36, dobbiamo esser d’esempio per i nuovi. Dani è un matto, vive la vita sempre col sorriso. Paulo quest’anno si è consacrato, è tra le più grandi presenze a livello mondiali. Gonzalo è una persona generosa, interessa poco a lui segnare, si mette sempre a disposizione della squadra. Vedere il traguardo vicino ci dà carica. Da luglio lavoriamo per questo obiettivo, rispetto al passato siamo maturati. Gestiamo al meglio queste pressioni. Differenza Dybala-Mbappé? Le caratteristiche fisiche innanzitutto. Paulo è un giocatore che viene a prendere la palla, salta l’uomo, è un giocatore di raccordo. Mbappé si esalta nella profondità, è più attaccante di Paulo. Negli ultimi mesi ha fatto più gol che presenze. Su Benatia c’è dispiacere, in Italia ogni tanto capita di commentare certi episodi assurdi. Spero che nel più breve tempo possibile si torni a parlare solo di ciò che succede in campo. Con Muntari è prevalso alla fine il buon senso. Con Medhi spero che paghi chi ha sbagliato, episodi del genere non devono più accadere. Prematuro in questo momento parlare di Cardiff, domani sarà una partita insidiosa. Se passeremo il turno, inizieremo a pensarci. Differenza con la Juve del 2015? La consapevolezza nell’affrontare certe partite. In quell’anno non ci aspettavamo neanche di arrivare lì, abbiamo fatto molto bene ma pochi si aspettavano di arrivare a Berlino. Si è visto troppo rispetto nella finale di Berlino. In questi due anni siamo cresciuti tantissimo, anche la partita di Monaco di Baviera ci ha lasciato molto dentro. I risultati dipendono da chi è al vertice perché in 5-10 anni non vincono i giocatori ma le società. Ai giocatori vengono inculcate le giuste direttive e così arrivano i risultati. I giocatori sono importanti, il mister un po’ di più, ma la società sta alla base. Gonzalo? Incredibile come riesca a smarcarsi dentro l’area. Viene inoltre ad aiutare la squadra, gioca diverso rispetto agli anni scorsi. E’ un giocatore completo, tra i primi tre numeri 9 al mondo”.
“Real o Atletico? Domani giochiamo col Monaco, dobbiamo ancora conquistare la finale perché nel calcio non si sa mai. Il Monaco giocherà una partita spensierata con giocatori che potranno crearci problemi. Dani Alves è in un buon momento, ha avuto un periodo di adattamento, poi si è fatto male. Adesso abbiamo ritrovato un giocatore importante che ci dà esperienza. Domani devo ancora decidere se gioca Barzagli o Cuadrado. Domani bisognerà fare una partita tosta. La Juve domani dovrà cercare di vincere la partita, bisogna giocare bene tatticamente e giocare meglio nella loro metà campo, anche con un po’ di più di pazienza. Higuain? Non ho neanche visto il suo problema al piede, sta bene. Lo scudetto va ancora raggiunto, pensiamo a partita per partita. Fino a domani penseremo al Monaco, poi testa alla Roma. Sarà sicuramente una partita di grande fascino. A centrocampo giocheranno due tra Marchisio, Khedira e Pjanic. Claudio è un giocatore pienamente recuperato. Il risultato dell’andata? Conta poco. Fondamentale recuperare il derby col Toro, non si può sempre vincere. Il pareggio è fondamentale, il punto è importantissimo, spesso per un punto non si raggiungono gli obiettivi. Domani non dovremmo avere l’assillo di vincere per forza in virtù del risultato d’andata, però dovremo uscire col risultato positivo. Giocheremo con la giusta convinzione”.
This post was last modified on 9 Maggio 2017 - 10:10