La Juve impatta sul Toro ma ottiene un punto prezioso che la avvicina all’obiettivo del sesto scudetto consecutivo. La partita non è priva di episodi arbitrali: il direttore di gara, Paolo Valeri della sezione di Roma, ha avuto il suo da fare, commettendo anche qualche errore, per via della partita nervosa e anche del suo arbitraggio troppo fiscale e pieno di fischi. L’episodio più importante è l’espulsione di Acquah, quando il Torino si trovava in vantaggio. Ma analizziamo tutto con la lente di ingrandimento.
Il primo giallo della partita arriva al 13′, quando viene ammonito Moretti. Il difensore del Torino ferma un pallone con la mano, in maniera del tutto volontaria, che gli stava scivolando alle spalle dopo un tocco di Khedira. Giustissima la decisione di Valeri.
L’esterno granata ricambia il favore a Lichtsteiner, che l’aveva colpito, non in maniera così ruvida, qualche minuto prima. Il contatto è in netto ritardo, in questo caso sarebbe stato giusto ammonire il calciatore granata.
In un’azione di ripartenza, Molinaro stende Cuadrado con una scivolata da dietro. L’azione continua per il vantaggio e Acquah strattona vistosamente Dybala, il quale accentua il colpo. Sarebbero da ammonire entrambi, ma Valeri opta per la sola ammonizione verso il ghanese che poi verrà espulso. Ancora una volta, quindi, un calciatore del Toro viene graziato dopo un intervento molto ruvido: in questo caso, Molinaro.
Il nervosismo di Valeri viene evidenziato qualche minuto dopo, quando ammonisce Molinaro per un onesto fallo su Cuadrado, che era addirittura spalle alla porta, a centrocampo. In questo caso la decisione pare esagerata.
Al 51′ arriva la punizione per il Torino che manda in vantaggio i granata. Asamoah va in scivolata e colpisce con il braccio il pallone. Non c’è assoluta volontarietà in questo caso, quindi è un caso diverso da quello di Moretti al 13′: il ghanese va in scivolata e il suo movimento è congruo. L’ammonizione, dunque, era da evitare, ma restano dubbi anche sul fischio, in quanto in casi simili, talvolta, si sceglie per la non volontarietà e si lascia correre.
L’episodio è molto difficile: Valeri ammonisce per la seconda volta il centrocampista granata tenendo conto dell’irruenza e dell’imprudenza di Acquah. Il calciatore, infatti, entra con foga e colpisce Mandzukic con il piede a martello. C’è, però, un netto anticipo sul pallone, che potrebbe scagionare il centrocampista del Toro, ma la sua scivolata è scriteriata. Riteniamo che, in questo caso, Valeri avrebbe potuto optare per il fallo senza secondo giallo, anche se, in una situazione del genere, l’intervento di Acquah non è sicuramente un intervento prudente e intelligente.
Il colombiano ferma Belotti in ripartenza: giusto ammonirlo.
In ripartenza, l’attaccante del Torino sbraccia assieme a Bonucci e poi va a terra chiedendo un fallo. In realtà, Belotti si lascia cadere: giusto non concedere nulla.
Poco prima del pareggio di Higuain, il Torino gode di un calcio di punizione per un fallo di Mandzukic. Il croato, in netto ritardo su Ljajic e da dietro, avrebbe meritato l’ammonizione.
Valeri arbitra la partita con poca concentrazione e la fa incattivire fischiando molto ma non sanzionando interventi realmente pericolosi. I gialli che mancano a Molinaro, Boyè e Mandzukic sono errori importanti in una partita del genere, mentre l’espulsione di Acquah è un caso molto spinoso, risolvibile soltanto alla moviola: dal vivo la foga e l’irruenza di Acquah hanno fatto pensare al secondo giallo. Il voto è mediocre per un direttore di gara che, data la sua esperienza, dovrebbe approcciare meglio a partite così importanti e dimostrare più personalità.
This post was last modified on 7 Maggio 2017 - 16:23