“A volte ritornano” sarebbe un titolo perfetto per l’arbitraggio di Atalanta-Juventus. Una partita bellissima, spettacolare, che la Juve non ha vinto per qualche disattenzione di troppo e per non essere riuscita a mantenere il vantaggio a 2′ dal termine. Ma è tornato, purtroppo per i bianconeri, ancora Marco Guida. L’arbitro, della sezione di Torre Annunziata, è conosciuto dai supporters bianconeri per l’episodio controverso di qualche anno fa in Juve-Genoa. Ancora una volta, contro i bianconeri, un abbaglio clamoroso: un rigore prima fischiato e poi revocato per un fuorigioco che non ha ragione di esistere. Ma analizziamo nel dettaglio tutti gli episodi più importanti del match.
Cambia il parziale all’Atleti Azzurri d’Italia al 45′. Sul cross del Papu Gomez, Conti si avventa sul pallone e insacca. Khedira si lamenta per una spinta di Hateboer, che non gli permette di impattare il pallone. Il contatto, in effetti, c’è, ma sembra fortuito. Guida avrebbe potuto fischiare fallo, ma la sensazione è che l’intervento scorretto dell’atalantino non sia così evidente.
Al 3′ della ripresa, il trequartista – che poi segnerà il gol del 2-2 – interviene in modo imprudente su Dybala. Sacrosanta la sanzione disciplinare.
Arriviamo all’episodio più controverso di giornata. Su un cross di Pjanic, Toloi anticipa Bonucci e la palla arriva a Mandzukic, che impatta con il pallone. Il croato non è mai in posizione di offside, perché è il difensore orobico a colpire il pallone. L’intervento di Toloi è clamorosamente con la mano e Guida se ne ravvede, fischiando il calcio di rigore. L’assistente Di Fiore, credendo che Bonucci colpisca il pallone, alza la bandierina. Il direttore di gara, invece di parlare con il suo assistente, se ne lava le mani fischiando l’offside. Un errore grave perché concettuale, che sancisce la scarsa personalità e l’incompetenza – almeno nell’episodio in questione – del fischietto di Torre Annunziata.
Sono regolari i gol, rispettivamente, dell’1-2 e del 2-2. Dani Alves parte in posizione regolare, infatti, sullo splendido assist di Pjanic, mentre Freuler, dopo la parata di Buffon, colpisce con il polso ma in modo del tutto involontario.
Ancora una volta, Marco Guida dimostra di non essere all’altezza di partite così importanti. La mancanza di carisma viene intravista anche nel finale di partita: prima segnala di recuperare il tempo che viene perso nell’extra time, poi fischia addirittura con qualche secondo di anticipo. Ancora una volta, la Juventus ne esce penalizzata con il direttore di gara campano che viene comunque ancora designato per arbitrare match contro i bianconeri. Nell’episodio del rigore, non viene aiutato da Di Fiore, ma non ha il carattere deciso e risoluto per andare a parlare con il suo guardalinee e far sentire le proprie ragioni. Non fa questo, ma rientra mogio sulla decisione – clamorosamente errata – dell’assistente. Purtroppo merita un’insufficienza piena: a questi livelli, errori del genere, che sono ben diversi dal centimetro di fuorigioco, valgono più del doppio.
This post was last modified on 30 Aprile 2017 - 21:55