Miloš Krasić, ex fantasista della Juventus oggi in forza al Lechia Danzica, ai microfoni di sport.pl ha svelato alcuni retroscena del suo passato. Il serbo si è soffermato maggiormente sulle due parentesi più importanti della sua carriera: quella russa al CSKA e quella italiana alla Juventus.
“CONTE? UN MANIACO…”
“Valerij Gazzaev al CSKA è stato più di un tecnico per me. Arrivai a Mosca quando ancora ero solo un ragazzino, è stata una figura importantissima per me. Se oggi tutti sanno chi è Miloš Krasić, è solo grazie a lui. Antonio Conte? È il leader della panchina, un ottimo motivatore. Parla tantissimo e spiega alla perfezione ogni cosa, riesce a dare un’incredibile energia a tutta la squadra. Per quanto riguarda le tattiche di gioco è un vero maniaco. Se negli ultimi anni la Juventus ha vinto molto, è proprio grazie a questa sua mania”.
RIMPIANTI
“Rimpianti? Sì, ero convinto che sarei rimasto a lungo con i bianconeri, ma all’epoca Conte preferì fare affidamento su Lichtsteiner. Ad oggi non ho ancora capito perchè abbia deciso di non volermi più in squadra. Potevo restare in Italia passando alla Lazio o alla Samp, ma l’opzione Fenerbahçe fu la migliore, sia per me che per il club. Forse, se alcune cose fossero andate diversamente nella mia carriera, non avrei vissuto questo declino. La città che porto nel cuore? Decisamente Mosca! Ero giovane, lì mi sono divertito tanto. La città di Torino non mi è piaciuta”.