“Ogni parola è superflua: posso soltanto fare le mie più sentite condoglianze, anche perché lascia una moglie e due bambini. Sono disgrazie che fanno sempre fermare a pensare.”
“Si tratta di un giocatore che ha vinto 23 trofei nel Barcellona, poi è normale che abbia avuto bisogno di ambientamento, così come Evra. Ha anche perso due mesi per via dell’infortunio, ma per fortuna la Juventus ha Lichtsteiner, un giocatore che ha vinto 5 scudetti consecutivi.”
“A me vivere nella tranquillità non piace: se smetto, sarà una scelta definitiva. Ho un contratto con la Juventus e sto benissimo, bisogna lavorare per farle andare meglio. Servono stimoli nuovi, questo è ovvio, ma la priorità di adesso è finire bene la stagione.”
“In una stagione ci son tanti momenti, tutti buoni per capire da che parte bisogna andare: non è una sconfitta che fa capire se la squadra va bene o va male, così come una vittoria. Non ho cambiato perché la squadra ha perso a Firenze, ma si cambia indipendentemente dal risultato. Il momento diventa particolare perché in quel momento si decide di fare cose diverse, ma quel momento è il culmine di un percorso dell’intera squadra.”
“I ragazzi sono responsabili, straordinari tecnicamente e moralmente. Credo che la forza della Juventus sia lavorare tutti per lo stesso obiettivo: tutti hanno la stessa importanza, anche quello che gioca 1 minuto e tocca 1 pallone. Io meriti non ne ho, mi sono messo a disposizione di un gruppo che aveva già vinto 3 anni in Italia: il mio obiettivo era aiutarli, ma anche loro hanno aiutato me, in una crescita europea, che è sì avvenuta, ma non è ancora terminata. Una volta battuto il Genoa, penseremo alla partita di venerdì: ma ripeto, da domani passa il campionato.”
“Non c’è stato un momento specifico, ma si tratta di un percorso di società, allenatore e calciatori, che ha portato ad affrontare partite come quella col Barcellona con grande rispetto. La Juventus, però, non ha vinto assolutamente niente: stiamo facendo un percorso importante, ma questo non giustifica la troppa euforia. Il grande entusiasmo ci fa lavorare nel migliore dei modi e serve sempre, ma bisogna rimanere equilibrati e con i piedi per terra, altrimenti rischiamo di cadere. Domani, pertanto, serve una partita tosta.”
“È uno dei migliori giovani in circolazione, che dovrà fare un percorso di crescita nella Juventus. La Juve si è mossa, come al solito, molto bene con i giovani: lui da luglio inizierà questo nuovo percorso.”
“L’impostazione è quella, poi ci possono essere piccole varianti nel corso della gara, ma dipende dalle caratteristiche dei giocatori messi in campo. Lemina è il vice-Cuadrado.”
“Se arriveremo in finale, avremo una consapevolezza ed un’autostima diverse, che sono andate via via crescendo sin dal primo anno di Agnelli. Credo che la Juventus debba abituarsi a giocare certe partite: vincere o perdere, poi, dipende dal gioco del calcio. La serenità, però, deve entrare nel DNA della Juventus.”
“L’altro giorno ha preso un colpo al polpaccio e non potevo rischiare di rimanere con uno in meno. Domani gioca, era già in programma. Deve crescere ancora e sono sempre convinto che per uno che viene da un infortunio al crociato occorre un anno per rientrare ai suoi livelli. Claudio è rientrato benissimo, poi è calato, ma è assolutamente fisiologico: sono sicuro che farà un grande finale di stagione.”
“Davanti, giocheranno sicuramente i 4: l’unico dubbio è Cuadrado, devo vedere come sta, valuto oggi. Per la difesa, son talmente tutti bravi che non ho problemi: domani bisogna essere mentalmente pronti per giocare una partita tosta, anche perché all’andata prendemmo 3 gol in 29 minuti, battendo ogni record. Ripeto, domani vale lo scudetto. E Marchisio gioca.”
“Sicuramente, nella gestione della palla. A Barcellona, nella loro metà campo, avevamo troppa fretta e non spostavamo bene il gioco, perciò bisogna lavorarci. Poi, ovviamente, occorre lavorare sulla gestualità tecniche dei giocatori.”
“Non avrei preferito il Real Madrid, è normale. Comunque sia, il Monaco ha valori tecnici e tattici, bravi giocatori giovani; non ha la storia della Juventus, ma non vuol dire che siamo facilitati per andare in finale. L’obiettivo della Juventus – indipendentemente dall’avversario – è arrivare in finale e vincere la Champions, ma bisogna pensarci da dopo Bergamo. Domani già è una partita che vale il campionato: uscendone con una vittoria, il vantaggio rimarrebbe invariato e potremmo “sbagliare” due partite. Da venerdì prossimo in poi, giocheremo una volta ogni 2-3 giorni, dunque i 3 punti di domani sono di vitale importanza. Pertanto, bisogna giocare con cattiveria mentale, così come nelle ultime giornate. Servirà anche un grande apporto dei tifosi.”
12.03: arriva Allegri, è tutto pronto per la conferenza.
11.45: tra circa un quarto d’ora, il tecnico della Juventus – Massimiliano Allegri – arriverà al Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei giornalisti in vista del posticipo domenicale contro il Genoa.
This post was last modified on 23 Aprile 2017 - 13:46