Lippi: “Faccio fatica a pensare che questa Juve si faccia rimontare. Dybala come Sivori…”

“Alla fine della prossima partita la Juventus sarà in semifinale”. Sa quasi di sentenza quella di Marcello Lippi, alla vigilia del match più importante della stagione per i bianconeri. L’ex ct campione del mondo, attraverso le pagine de La Stampa e La Repubblica, si dice quasi sicuro della qualificazione dei bianconeri.

“LA JUVE SA COME FERMARE IL BARCELLONA…”

Nel calcio può succedere di tutto, per carità, però faccio fatica a pensare che questa Juve si faccia rimontare. Juventus più forte del Barcellona? Non si può dire sì o no, ma bisogna spiegare le cose. Diciamo che la Juve ha fatto una partita molto buona, nella quale ha usato le tante armi di cui dispone e le tante cose che conosce: così, ha prevalso nettamente. Il Barcellona ha pure grandissime armi, anzi, nessuna ha un arsenale come i blaugrana, ma solo in fase offensiva: però i bianconeri hanno le contromisure per annullarle. La differenza è sostanzialmente questa. La Juventus è cresciuta negli ultimi anni, per forza, qualità tecnica, autostima. E forse, nel contempo, c’è stato un piccolo calo di qualche altra grande d’Europa, che prima sembrava irraggiungibile.

“NEL 2003 DISTRUGGEMMO IL CALCIO SPAGNOLO…”

I bianconeri possono bissare il successo: Se la Juve gioca come martedì, vince: è arrivata a un livello che vince, appunto, anche con queste squadre. Il Barcellona proverà a rimontare, perché è nella loro facoltà: 90 minuti davanti a 90 mila spettatori. Il tutto supportato dall’ultima remuntada, fantastica, contro il Psg. Insomma, ci credono. Nel calcio può capitare di tutto. Ma, ripeto, faccio molta fatica a immaginare lo permetta questa Juve. Effetto del Camp Nou? Grande colpo d’occhio, ma a questi livelli il fattore campo conta relativamente: 60, 70, 80 mila spettatori cambia poco. Ricordo una grandissima partita, e in 10 uomini per almeno 40’ perché Davids si fece espellere. Gol di Nedved, poi, nei supplementari cross di Birindelli e rete di Zalayeta. In quella Champions massacrammo il calcio spagnolo: Deportivo La Coruna, che all’epoca era forte, agli ottavi, poi Barça e il Real in semifinale. Avemmo la sfortuna di perdere Pavel per la finale”.

SU DYBALA

“L’Italia di nuovo superiore alla Spagna? L’abbiamo già fatto: altre Juve ci sono già riuscite, anche con il Real. E poi è successo con la Nazionale: auguriamoci di batterli anche a settembre in Spagna, ma questa è un’altra cosa”. Su Dybala: La prima volta che l’ho visto mi ha ricordato Sivori: per quel modo di giocare, il dribbling, con questi calzettoni un po’ più calati, anche se adesso non si può fare come Omar. Le orme sono quelle. Sono le grandi partite, le grandi competizioni e le vittorie a fare di un ottimo giocatore un campione: e Dybala sta cominciando a giocarle. È destinato a livello dei grandi“. Barcellona in declino: “Alla fine della prossima partita la Juve sarà in semifinale. Quello dei blaugrana è un ciclo lungo, ma dire adesso che sono in declino sarebbe sbagliato: e se poi piazza lì un’altra partitona come con il Psg? Certo, se confermasse alcuni piccoli cedimenti ci saremmo. Come tutte le cose normali del mondo, c’è un inizio e una fine”.

SU ALLEGRI

Allegri catenacciaro? Significa che è un grande allenatore: “Dico a Max che dev’essere soddisfatto, perché l’hanno sempre fatto con tutti i grandi allenatori italiani che hanno vinto: vuol dire che è sulla buona strada”. Su Milan e Inter: “Spero nella svolta per entrambe, restando in attesa di conoscere la portata degli investimenti rossoneri. Per quanto riguarda Suning, il quadro mi pare più chiaro. Gli imprenditori cinesi sono di norma persone serie, grandi lavoratori, gente che programma e ottiene ciò che vuole. Credo che la Juventus ritroverà due storiche avversarie, non c’è dubbio, lo scudetto tornerà una questione anche milanese“.

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