Impresa. Un unico termine per descrivere la partita di ieri della Juventus. Una vittoria importante, sofferta, ma clamorosa: ora da giocare c’è il ritorno al Camp Nou, dove difendere un vantaggio di tre gol non è cosa facile. Com’è stata, invece, la partita del polacco Szymon Marciniak, arbitro del match? Non male, ma si poteva fare di meglio. Non ci sono errori grossolani nella sua gestione della gara, ma alcuni episodi che hanno lasciato un po’ di incredulità. Bene nel primo tempo, un po’ meno nella ripresa, quando perde un po’ di brillantezza. Analizziamo gli episodi più importanti.
Il primo giallo della partita arriva ai danni di Dani Alves. In questo caso, ci sentiamo di dire corretta la decisione di Marciniak, che punisce una serie di interventi fallosi e anche abbastanza in ritardo del brasiliano. Al terzo, scatta il giallo per l’ex della partita, che da quel momento sarà più restio a commettere irregolarità.
Al 29′, Khedira perde un bruttissimo pallone fuori dall’area di rigore, toccato da Messi. Non è fallo, ma il pallone arriva a Suarez, che, nel momento in cui riceve dal suo compagno di squadra blaugrana, si trova in fuorigioco. Giusto, dunque, fermare l’uruguaiano, che, dopo, passa il pallone a Messi il quale insacca. Tutto fermo, però, per offside.
A cavallo del terzo gol della Juventus, Luis Suarez e Andres Iniesta si rendono protagonisti di due interventi in ritardo ai danni, rispettivamente, di Dani Alves e Pjanic. Giusta la decisione dell’arbitro polacco di sanzionarli con il cartellino giallo.
Su un’azione d’attacco sulla fascia sinistra del Barcellona, Mario Mandzukic viene atterrato da una bruttissima scivolata di Sergi Roberto. Marciniak, però, incredibilmente inverte la decisione, fischiando fallo a favore dei catalani e ammonendo il croato. La prima di un paio di decisioni abbastanza incomprensibili.
Non c’è rigore, come reclamato dal Barcellona, per l’intervento di braccio di Chiellini sulla conclusione di Neymar. Il motivo è quello denominato “effetto carambola”: il pallone, infatti, colpisce prima il corpo del difensore bianconero e poi finisce sul braccio alto. Non c’è, dunque volontarietà né, pertanto, rigore. C’è da dire, però, che l’autore del terzo gol juventino rischia molto ad avere il braccio così in alto.
Al 72′, Sami Khedira viene fermato in fuorigioco davanti a Ter Stegen. Il tedesco si trovava, però, in posizione regolare; sul continuo dell’azione, Cuadrado insacca ma a gioco ampiamente fermo. Non è giusto parlare di gol annullato.
Ancora una scelta molto discutibile da parte del direttore di gara. Khedira, infatti, viene ammonito per simulazione al limite dell’area, ma dal replay si evidenzia chiaramente lo sgambetto di Sergi Roberto. Ancora un errore di Marciniak che, molto probabilmente, nel secondo tempo ha perso la lucidità che lo aveva contraddistinto nella prima frazione.
Non una brutta partita del polacco, soprattutto non macchiata da errori grossolani, come detto in precedenza, Restano, però, delle macchie, per cui non è possibile promuoverlo a pieni voti. Le ammonizioni a Mandzukic e Khedira gridano vendetta, così come alcune decisioni abbastanza discutibili sul metro di giudizio nel secondo tempo. Per fortuna, però, niente ha inciso sul risultato finale.
This post was last modified on 10 Dicembre 2021 - 11:04