La Juve ha una stella in più: Dani Alves, finalmente una garanzia

Pazzo? Tanto. Lucido? Anche. Un ossimoro che calza alla perfezione con la figura di Dani Alves, giocoliere ancora per una notte. Non una qualunque: davanti il suo ex Barcellona, che in estate lo aveva scaricato senza troppe remore. “Nelle ultime stagioni sentivo sempre dire che Dani Alves se ne sarebbe andato, ma i dirigenti non mi dicevano mai nulla in faccia. Sono stati falsi e non mi hanno portato rispetto“, racconterà il brasiliano commentando il suo addio.

Un rapporto logoro, forse, di tanti anni di pazzia e imprevedibilità. Perché è così, una volta che sei diventato pazzo tutto quello che fai è considerato parte di quella pazzia: la giocata di fino superflua, le proiezioni offensive dannose.

Dubbi e perplessità

Anche a Torino la prospettiva di Dani non è cambiata: sempre visto come l’incosciente di turno, capace di squilibrare il regolare ordine delle cose, generando il caos più assoluto. Tutto grazie alla sua genialità, forse troppa per un terzino.

Soprattutto qui in Italia, con la nostra mentalità chiusa e limitata: eccessivamente difensivista, diciamocelo. Con i sei anni di Lichtsteiner che, tra le altre cose, hanno mutato e plasmato la nostra idea di terzino: quasi sempre preciso in fase difensiva, fino all’esasperazione, con zero creatività.

E il vento di novità, si sa, ha sempre i suoi interrogativi.

Finalmente Dani!

Per questo ci sono voluti mesi per abituarsi all’idea di Dani Alves. C’è voluta una serata speciale. È servita la partita di ieri contro il Barcellona, stravinta 3-0 dalla Juventus, per attestare la bontà di un’operazione bistrattata e derisa prima d’ora.

Nella notte dei campioni e delle stelle, Dani Alves ha risposto presente: sì, nel gruppo di stelle bianconere c’è anche lui. Alex Sandro, Bonucci, Chiellini e… Dani Alves, una costellazione dalla forma definita e costante, ammirata da tutti. Della quale fa parte anche il nazionale verdeoro, finalmente!

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