L’ex bandiera del Barcellona, ora capitano dell’All-Sadd club del Qatar, presenta la supersfida di stasera allo Stadium tra la Juve e i blaugrana. E in una lunga intervista rilasciata a Marca, Xavi, 37 anni, non parla da ex. Ecco le sue parole.
LA JUVE E’ CAMBIATA….
“Noi siamo cambiati poco rispetto alla finale di Berlino del 2015, la Juve invece sì“, afferma il centrocampista, “Hanno inserito giocatori come Higuain, Dybala, Mandzukic e Dani Alves. E hanno rivoluzionato il centrocampo visto che non ci sono più Pirlo, Vidal e Pogba”. Ma a detta di Xavi il copione sarà uno solo: “Il Barcellona farà la partita, terrà il pallone e la Juve andrà in contropiede cercando le verticalizzazioni per la coppia d’attacco Higuain-Dybala”.
JUVE, CHE DIFESA!
A decidere la gara, secondo il centrocampista, “saranno le individualità ed entrambe ne hanno tante a disposizione”, prevede lui, “la vecchia guardia della Juventus è fondamentale, avere una solidità difensiva come quella dei bianconeri è di grande aiuto. Barzagli, Bonucci e Chiellini con Buffon in porta, non sarà facile per il Barça segnare in trasferta”. Sfida nella sfida è quella tra i bomber delle due squadre Suarez e Higuain: “Per me l’uruguaiano è il miglior centravanti del mondo perché ha tutto: talento, fisico, sa smarcarsi al meglio, è rapido e lavora per la squadra. L’argentino ha caratteristiche molto simili. Ma non raggiunge il livello di Suarez“.
SU DYBALA E BUFFON
Xavi rivela che vedrebbe molto bene Dybala con la maglia del Barcellona: “È il calciatore giusto per noi”, afferma, “è un talento naturale, giovane e già prontissimo per giocare in una squadra come il Barcellona. D’altronde sta facendo la differenza da un paio d’anni in Italia”. Il campione spagnolo non manca di elogiare un’altra bandiera del calcio, Gigi Buffon: “È il simbolo della squadra e un leader naturale, la sua carriera è un esempio per qualsiasi calciatore. Non è un caso che abbia superato le mille presenze in carriera, è uno dei più grandi portieri della storia del calcio. È stato un onore per me averlo sfidato molte volte…”.