Più di una semplice partita. Più di un quarto di finale di Champions League. Quella che andrà di scena questa sera allo Stadium è la sfida che tutti attendevano da tanto, troppo tempo. Esattamente da un anno, da quando la Vecchia Signora dopo una sontuosa prestazione contro il Bayern Monaco vede il sogno europeo infrangersi nuovamente. Doloroso uscire in quel modo, giocare alla pari contro una delle migliori squadre del vecchio continente però non fa altro che accrescere la consapevolezza dei propri mezzi.
Focalizzare l’attenzione. Essere sempre concentrati, in ogni istante, su ogni pallone. Solo in questo modo la Juventus può pensare di riuscire nell’impresa di battere il Barcellona: unica squadra a raggiungere per dieci volte consecutive almeno i quarti della competizione europea. Non è consentito nessun calo, guai ad allentare la tensione che deve restare massima. Fino alla fine.
Conoscere il proprio ruolo. Sapere quali sono le proprie qualità e metterle in campo. Al di là di quello che sono gli avversari. Dare il massimo nella partita che al momento è quella più importante della stagione. Dare il massimo e superare l’ostacolo: serve anche questo per battere il Barcellona.
Aumentare il tuo gioco. Non arretrare a cospetto del Barça ma andare avanti secondo quelle che sono le idee di gioco dei bianconeri. E in questo caso le scelte di Massimiliano Allegri appaiono chiarissime. Schierare la formazione tipo: 4-2-3-1 con Alex Sandro e il recuperato Mandzukic, lì in avanti spazio ai migliori. Spazio alla fantasia di Dybala che dovrà inventare per Higuain. Spazio alla rapidità di Cuadrado che dovrà ubriacare i catalani a suon di dribbling.
Afferra la tua occasione. Perché nonostante l’urna di Nyon sia stata beffarda, la Juventus deve credere nella qualificazione. Dalla finale di Berlino, i bianconeri hanno acquistato esperienza internazionale ed acquistato giocatori che quella maledetta coppa dalle grandi orecchie l’hanno alzata più volte. Giocarsi tutte le proprie carte per provare ad andare avanti, per non guardarsi indietro ed avere rimpianti.
Mostra i tuoi colori. Perché il bianconero è più di un semplice abbinamento cromatico. Rappresenta un modo di concepire la vita. In maniera netta, chiara, senza alcuna scala di grigi. Proprio come la doppia sfida che affronteremo contro il Barcellona: al termine del confronto tra Stadium e Camp Nou, solo una squadra continuerà il suo cammino.
È il momento. Non raccontiamoci frottole. È la gara che tutti aspettavamo da quel maledetto giugno 2015. Perché quella sconfitta a Berlino brucia ancora per chi ha creduto veramente di trionfare dopo una stagione straordinaria. È la gara che può valere una semifinale. È la gara che può essere sinonimo di vendetta. È la doppia gara nel quale vincere non è importante, ma l’unica cosa che conta.
This post was last modified on 11 Aprile 2017 - 19:52