Juventus-Barcellona, Allegri sa come si fa. Lo ha dimostrato nell’impostazione di una gara importante quanto amara come quella di Monaco l’anno scorso. Si è ripetuto quest’anno nel primo atto della rivincita della finale di Berlino.
La Juventus non teme la straordinaria qualità che la squadra di Luis Enrique presenta a centrocampo e soprattutto in attacco, facendo la voce grossa con il solito e collaudato schema di gioco (4-2-3-1) amalgamato ad un atteggiamento aggressivo che coglie di sorpresa il Barça. La rete di Dybala al 7′ rende ancora più sicura l’interpretazione della gara da parte dei bianconeri, che presentano una linea mediana perfettamente in linea orizzontale e molto vicina alla difesa.
Non a caso entrambi i gol arrivano dalle giocate sulle fasce: col primo gol suggerito dall’assist di Cuadrado ed il secondo arrivato per merito di un cross basso e arretrato di Mandzukic, trasformato in oro dalla conclusione perfetta di Dybala. Allegri la vince così, mettendoci il punto esclamativo sul risultato e mettendo sotto il Barcellona con la compattezza di una Juventus capace di produrre gioco con qualità, ma sapendo anche soffrire il ritorno dell’avversario senza mai andare nel panico. Perlomeno sino a quando l’enorme mole di pressing e di corsa prodotte non hanno cominciato a farsi sentire nelle gambe dei suoi giocatori.
Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)
This post was last modified on 12 Aprile 2017 - 10:07