Non solo sul campo, Juve-Barcellona sarà un big match anche in banca. Per entrambe le squadre, nel lustro che va dal 2011 al 2016, i ricavi sono aumentati più del 100%. Con l’aiuto di Calcio e Finanza proviamo a spiegarvi come le società si sono evolute nel corso degli anni.
Partendo dall’annata 2010/2011, l’ultima degli anni bui, grazie alla tabella di Calcio e Finanza possiamo notare come i ricavi bianconeri siano cresciuti esponenzialmente. Si passa dai 172 milioni nella stagione 2010/2011 ai 388 del 2015/2016. Dati che attestano una crescita bianconera del 125%.
Da dove provengono tutti questi milioni? Analizziamo le tre recenti annate.
Nel 2014, ricavo di 316 milioni, gli introiti derivano per il 12,98% dalle gare (41 milioni), 47,82% dai media (151 milioni), 19,01% da marketing e merchandising (60 milioni), 11,53% dalla gestione dei diritti dei calciatori (36 milioni) e 8,58% da altro (27 milioni).
Stagione 2015. I ricavi sono così distribuiti: 14,76% dalle gare (51 milioni), 56,63% dai media (193 milioni), 15,28% da marketing e merchandising (53 milioni), 6,78% dai diritti dei tesserati (24 milioni) ed il restante 6,55% (23 milioni) da altro. I guadagni complessivi sono di 348 milioni.
Andiamo adesso alla stagione 2016, con 388 milioni complessivi di ricavo. Le entrate arrivano per l’11,27% dalle gare (44 milioni), per 50,24 % (195 milioni) dai media, 21,53% da marketing e merchandising (84 milioni), 11,86% dai diritti dei calciatori (46 milioni) e da altro il restante 5,10% (20 milioni).
Questi dati evidenziano come i media rivestano un ruolo importantissimo all’interno delle società. Si tratta infatti di una somma che garantisce oltre il 50% dei proventi dei club. Altalenanti invece i dati relativi a marketing e merchandising. Soffrono invece i ricavi da gare, che garantiscono poco più della nona parte di guadagno complessivo. Nemmeno i diritti dei giocatori arricchiscono copiosamente le tasche bianconere: nel 2015 a tal proposito record negativo.
Juventus e Barça, in questo campo semantico, differiscono innanzitutto per le modalità di classificazione dei ricavi. I catalani dividono gli introiti in: matchday, equivalente ai soldi derivanti dalle gare, broadcasting, equivalente alle entrate garantite dai media, commercial, ossia marketing e merchandising. Salta dunque all’occhio la mancanza dei ricavi relativi al players trading, gestione dei diritti dei calciatori.
Al fine di garantire la parità di confronto, è necessario tralasciare al momento la voce relativa ai tesserati. Il risultato, secondo la tabella di Calcio e Finanza, sarebbe il seguente:
Ecco invece il bilancio relativo alle casse blaugrana. Come si evince le cifre sono quasi triplicate per il club catalano che solo quest’anno ha incassato circa 300 milioni dalla vendita commerciale di maglie e gadget vari aventi lo stemma del Barcellona. Cifre da capogiro che un giorno la Juventus spera di raggiungere.
This post was last modified on 10 Aprile 2017 - 21:32