La partita di questa sera contro il Chievo ha dato indicazioni molto importanti a livello tattico a mister Allegri come, per esempio, il fondamentale apporto di Miralem Pjanić, vero perno della cabina di regia del centrocampo bianconero.
Il bosniaco è colui che meglio sembra interpretare questo ruolo nonostante le fatiche iniziali dovute all’adattamento nel nuovo ambiente juventino. I suoi spunti per gli attaccanti e l’abilità nell’allargare il gioco verso gli esterni scomodano spesso grandi paragoni con l’ultimo grande regista juventino, Andrea Pirlo. I numeri però parlano chiaro: 10 assist per lui tra Seria A, Champions League e Supercoppa.
Allo stesso tempo, tuttavia, non passano inosservate le recenti uscite sottotono di Claudio Marchisio che al momento sembra l’ombra del compagno di reparto ex Roma. Forse a causa del nuovo modulo varato da Allegri,”il principino” sembra non spingersi mai oltre il compitino, come dimostrato stasera, e i suoi inserimenti nell’area di rigore avversaria a cui ci ha abituato sembrano essere ridotti all’osso. Le partite come quella di questa sera contro il Chievo, dove comunque è apparso in miglioramento, e la prossima contro il Pescara saranno necessarie per recuperare la forma migliore dopo l’infortunio subito contro il Palermo nell’aprile del 2015.
Sicuramente contro il Barcellona sarà necessaria la presenza del bosniaco, mentre Marchisio sembra destinato alla panchina. D’altronde martedì sarà necessario offendere l’armata di Luis Enrique per avere speranze di qualificazione al Camp Nou e l’ormai consolidata coppia Pjanic-Khedira sarà la basa su cui costruire un’altra impresa storica degli uomini di Allegri.