Una Juventus col motore a bassi giri doma un Chievo volenteroso e niente più grazie alle fiammate della coppia d’attacco, dimostrando una certa accortezza nel risparmiare energie per la sfida di Champions col Barcellona. Nota più che positiva, il match giocato da Claudio Marchisio contro gli uomini di Maran.
LUCIDO – Il Principino gioca la prima ora di gara al fianco di Khedira nel modulo ormai consueto del 4-2-3-1, per poi diventare regista vero e proprio dopo che Allegri decide di passare al centrocampo a tre, con Lemina e il tedesco ai suoi lati. In entrambi i sistemi di gioco, Marchisio è il faro della mediana bianconera, distribuendo sempre con i tempi giusti e le giocate esatte i palloni che gli vengono recapitati. Il numero 8 juventino ha smistato la sfera di cuoio in maniera uniforme a tutti i compagni. Su 60 passaggi, ne sbaglia solo 4, anche se preferisce il gioco in orizzontale agli uomini più vicini. Rischia il passaggio lungo solo quando ha la certezza che possa essere pericoloso: bellissima la verticalizzazione di prima verso Higuain di 40 metri. Ma ciò che fa ben sperare di Marchisio è la lucidità con cui conduce il gioco. Anche quando cerca la finezza, quest’ultima non è mai inutile ma sempre efficace: il tacco per Alex Sandro ne è l’emblema.
FILTRO DAVANTI ALLA DIFESA – Marchisio è solidissimo anche nella fase di schermatura davanti alla difesa. Dopo Dybala è il migliore della Juventus nel recupero della palla (7 volte fa sua la sfera). Grazie alla sapienza calcistica che possiede e alla lettura delle situazioni di gioco, effettua anche 4 anticipi (foto sopra. Fonte: Stats Zone), nessuno come lui in partita. E’ ancora poco efficace nel contrasto, perdendo entrambi i tackle tentati in tutto il match. Prova anche il tiro nel primo tempo, purtroppo ribattuto in corner dopo un bel controllo con cui si alza la palla per colpirla di controbalzo, giocata già espressa in passato. Denota, infine, un miglioramento sostanziale della condizione fisica e questo è un dato importantissimo per tutta la Juventus, perché un Marchisio in condizione ottimale è un innesto fondamentale per il motore da fuoriserie di Madama.