L’espressione attribuita a Giulio Cesare (“Tu quoque, Brute, fili mi!”) è forse quella che riesce più di tutte a rappresentare una legge da anni sempre valida, la dura legge dell’ex. Con 4 gol in 4 partite e la doppietta micidiale di ieri sera al San Paolo contro la sua ex squadra, entra di diritto anche Gonzalo Higuain tra i bomber che hanno sanguinosamente castigato il loro vecchio amore.
Gonzalo Higuain e la Juve, pochi mesi or sono ed è già grande amore. L’attaccante argentino sbarcato a Torino questa estate sta mostrando con la maglia bianconera quello che già a Napoli lo scorso anno aveva ampiamente dimostrato con lo storico record delle 36 reti, ossia di essere un cecchino spietato e di “vedere” la porta come pochi. E soprattutto contro il Napoli, con la maglia bianconera, Higuain ieri sera ha gelato un San Paolo che prima in campionato domenica sera e poi in Coppa Italia ieri sera, l’ha surclassato con fischi e pernacchie. Higuain ha fatto valere una legge antica ma sempre attuale, quella dell’ex tanto amato che punisce un suo grande (ed ex, appunto) amore. Ma ha dimostrato anche il suo amore e il suo attaccamento alla gente di Napoli con quell’esultanza polemica, ad indicare De Laurentiis in tribuna d’onore, come motivo di discordia e come la ratio che ha portato il suo abbandono alla squadra partenopea. Come non biasimare i tifosi napoletani che si sentono traditi dal pipita, ma l’esultanza di ieri del Gonzalo bianconero ci obbliga a pensare che “sotto” la sua cessione ci sia dell’altro.
Aristide Rendina
This post was last modified on 7 Aprile 2017 - 10:29