LE PAGELLE/ Napoli-Juve: l’irriverente campione Higuain ammutolisce il San Paolo

La Juventus perde 3-2 al San Paolo contro il Napoli, ma passa il turno e va in finale di Coppa Italia. Un risultato eccezionale per una squadra ancora in corsa su tre fronti. Ecco la serata bianconera raccontata con le pagelle, i voti degli 11, anzi 14, bianconeri scesi in campo.

LE PAGELLE

NETO 5 – Un errore gravissimo che ha riaperto la partita e un altro senza conseguenze. Unica scusante: lo scarso minutaggio che fa perdere il ritmo partita anche a un portiere. Deve garantire più certezze, come ha fatto altre volte, ma oggi piuttosto opaco.

DANI ALVES 5.5 – Meno numeri e più concretezza. I giochetti piacciono a tutti, ma da lui ci si aspetta la marcia in più, non gli errori che farebbe un giovane qualsiasi. Troppi palloni pericolosi persi per strada, che non hanno fatto male.

BONUCCI 6.5 – Solido e leader carismatico: la fascia al braccio è una prova per il futuro, ben superata. In una difesa che soffre, lui non vacilla. Leo ha rimesso la testa a posto e ora è pronto a tenersi stretta la sua Signora.

BENATIA 5.5 – Male sui gol, male nel dare sicurezza. Forse è questo il punto principale: le garanzie date ai compagni. Molle su Callejon in occasione del gol, deve crescere se vuole acquistare minuti e conquistarsi il riscatto: è già un ottimo difensore, ma con il giovane che avanza…

ALEX SANDRO 6.5 – Solita instancabile spinta, solito apporto estramamente concreto. La lavata di testa gliel’ha fatta Bonucci in occasione dell’unico vero errore della sua partita, per il resto è sempre una certezza.

KHEDIRA 6 – Negli ultimi giorni, ma non solo, è stato più volte definito leader silenzioso. Anche stasera è stato questo: gestore del centrocampo, di ritmi e tempi. Forse un po’ troppo silenzioso, ma comunque efficace. Sì, la MLS può assolutamente aspettare.

RINCON 6 – Tanta garra, e ci perdonerà se il termine è di origine uruguagia e non venezuelano come lui, ma è l’aggettivo che lo identifica meglio. Polmoni e tanta grinta per 70′, poi esce per crampi. La partita così maschia è pane per i suoi denti, sul piano tecnico cede un po’ – grave l’errore davanti alla porta sullo 0-0 -, ma è anche una questione di ossigeno e di minuti consecutivi giocati. (dal 70′ PJANIC 6 – Incattivito, più che grintoso. Comunque utile per dare respiro e tenere i palloni che scottano.)

CUADRADO 7 – Spina nel fianco: Ghoulam lo teme e deve sempre preoccuparsi di lui. Assist perfetto per Higuain in occasione del 2-1, sintomo di maturità nel gioco, acquisita negli ulimi due anni. Velocità e ragionamento.

DYBALA 6.5 – Al rientro non si poteva chiedere di più. Guizzante problema tra le linee del Napoli, sempre un pensiero per Chiriches e Koulibaly. All’anadata decisivo, al ritorno fondamentale. (dal 76′ BARZAGLI 7 – E’ tornato un muro. Qualche giorno di riposo gli ha fatto molto bene, perchè in 15′ in campo ha preso tutto ciò che è passato nei suoi paraggi.)

STURARO 6 – Quantità e anche qualche bello spunto. Sturaaro si gioca la permanenza, se garantirà sempre questo rendimento, sarà una di quelle riserve di lusso: non il nome, ma la sostanza. Ciò che desiderano gli allenatori. (dal 86′ LEMINA s.v.-)

HIGUAIN 8 – Si potrebbero scrivere papiri, ma basta una sola frase: un campione si vede nel momento di maggiore difficoltà. Lo fischiano tutti e lui risponde sul campo, con due gol findamentali davanti ai suoi ex tifosi. Punzecchia l’ex presidente e si prende la scena. Irriverente e spaventosamente forte. Un 8 per il 9 è fin troppo poco.

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