Il primo round tra Napoli e Juventus finisce in parità. I bianconeri, come spesso accade, passano subito in vantaggio. Poi però, black out. Il Napoli aumenta di intensità e crea non pochi problemi alla squadra ospite. Tuttavia i primi 45′ di gioco si concludono con lo 0 – 1 dei ragazzi di Allegri che difendono a spada tratta il gol di Khedira: protagonista (in positivo) Chiellini. Male invece Asamoah.
ASAMOAH IN DIFFICOLTÀ NELLA DIFESA A 4
Il ghanese non brilla al San Paolo, anzi appare sottotono rispetto alle ultime uscite che lo hanno visto protagonista. Contro il Napoli mette in fila un errore dopo l’altro: al 21′ è Callejon a sfuggirgli, al minuto numero 60 è lui che tiene in gioco Hamsik per il gol dell’1 – 1. Il più eclatante arriva 4′ dopo: Asamoah sbaglia il retropassaggio a Buffon e mette quasi in porta Mertens che colpisce il palo.
La verità è che l’ex Udinese risulta essere un adattato nel modulo ormai scelto dal tecnico livornese per affrontare il finale di stagione: il 4-2-3-1. Asamoah, fin dai tempi friulani, è stato impiegato come esterno di centrocampo nel 3-5-2 dove esprime al meglio le sue caratteristiche: forza fisica, progressione e potenza. Fu così che l’allora tecnico juventino Antonio Conte lo volle alla sua corte (stagione 2012-2013). Asamoah si guadagna il posto da titolare, ma nel 2015 un grave infortunio al ginocchio lo mette ko per circa sette mesi. Da allora il ghanese diventa vittima di continui problemi fisici. Gli acciacchi e la posizione di gioco sarebbero dunque le cause principali del cattivo rendimento del numero 22 bianconero.
TERZINO SINISTRO CERCASI
Se l’intenzione di Allegri è quella di proseguire con il 4-2-3-1, è necessario che la Società intervenga a giugno sul mercato. Il solo Alex Sandro (si lavora al rinnovo) non basta a ricoprire il ruolo di terzino sinistro. Anzi, ce ne vuole uno di professione. Quali le possibili soluzioni? Oltre a Spinazzola, il più accreditato sembra essere Sead Kolašinac. Classe ’93, tedesco ma naturalizzato bosniaco. Garantisce Pjanic. Valida anche la pista Rogério (’98 brasiliano).