Cinque anni e mezzo alla Juventus con ancora la stessa voglia di vincere. Questo è Stephan Lichtsteiner, Swiss Express, entrato nella storia per il primo gol ufficiale segnato allo Juventus Stadium. Oggi lo svizzero ha parlato ai microfoni di JTv, analizzando il duro finale di stagione dei bianconeri, ancora impegnati su tre fronti.
11 SETTEMBRE 2011: GIORNO SPECIALE PER LICHT
«Cinque anni e mezzo dopo, si può dire che quel giorno sia stato davvero speciale. La Juve arrivava da anni bui. Segnare quel gol e vincere quella partita era molto importante per iniziare bene quel nuovo percorso. Sicuramente, vista la storia che abbiamo scritto in questi anni, credo che quel gol sia stato l’inizio di un bellissimo percorso per tutta la Juventus».
IMBATTIBILI ALLO STADIUM, MENO IN TRASFERTA
«Capita che in trasferta ogni tanto lasciamo qualche punto, ma bisogna anche vedere contro chi. Abbiamo sempre lasciato punti contro squadre difficili da affrontare, se si pensa alle partite di Milano e Firenze, ma anche allo stesso Napoli. Credo che il punto di ieri sia stato molto importante: non abbiamo esattamente giocato la partita come volevamo noi, ma bisogna fare i complimenti ad un grande Napoli che ha giocato un’ottima gara, mettendoci in difficoltà. Il punto viene considerato come un segnale positivo, noi forse eravamo un po’ sottotono ma abbiamo saputo soffrire tutti insieme. Il match di mercoledì? Partiamo da una posizione di vantaggio. Dovremo almeno segnare un gol per stare più tranquilli, contro un Napoli che ieri ha corso tantissimo e magari non riuscirà a fare la stessa gara che ha fatto ieri».
APRILE DI FUOCO
«Siamo qui, volevamo arrivare così ad inizio stagione. Siamo in corsa per lo scudetto, mercoledì possiamo raggiungere la finale di Coppa Italia e poi giochiamo i Quarti di Champions contro il Barcellona. E’ un mese molto importante: proveremo a vincere per centrare tutti i nostri obiettivi».
TRA UN PO’ IL BARCELLONA
«Bisognerebbe affrontare tutti gli avversari come se fossero il Barcellona, con lo stesso ritmo e con la stessa mentalità: i titoli si vincono così, mantenendo sempre ben saldi i piedi per terra, senza mollare contro nessuno. Negli anni scorsi abbiamo vinto tanti titoli nazionali, ed ora noi, così come tutti i tifosi, vogliamo vincere la Champions League. Per un giocatore, conquistare questo titolo è sempre un sogno: siamo carichi, ma prima pensiamo al Napoli, nonché al Chievo e al Pescara. Bisogna essere concentrati su tutti i fronti. Il sorteggio? Guardavo Barça-PSG con mio padre mentre giocavamo a carte. Dopo il 6-1 gli ho detto ridendo: «vedrai che ora becchiamo il Barcellona!». Non è stata una sorpresa per me…»
IL SOGNO NEL CASSETTO DI LICHTSTEINER
«Il mio sogno è la Champions League, ma anche il sesto Scudetto consecutivo. Alla Juventus bisogna sempre vincere, con questa maglia non si guarda indietro, a cosa si è già vinto, ma è importante guardare avanti e pensare ai prossimi titoli da conquistare. Il gol dei miei sogni? Pratico un calcio semplice: ogni gol vale uguale, che sia una rovesciata o una rete a porta vuota. Certo, un gol decisivo in una finale di Champions non sarebbe male…»