Andrea Barzagli è una roccia. E non solo per le sue doti difensive e per come le mette in campo. Andrea Barzagli è una roccia perché è tutto ciò che il calcio dovrebbe essere: forza, volontà, professionalità. Tutto quello che il giornalismo di oggi non riesce ad essere. Tutto quello che “giornalismo” non si potrebbe proprio chiamare.
Il rumore aiuta a farsi notare, sempre. Il problema sorge quando le cause del rumore sono attribuite a chi non ne fa, o peggio quando il rumore è totalmente assente. Quando si crea un rumore, anziché evidenziarne uno, lì c’è un grosso problema. Quando il peso delle parole conta più della realtà, lì c’è qualcosa che davvero non va. Perché se basta una qualsiasi diceria o voce per creare una notizia, allora è bene debellare il termine “giornalismo” dal vocabolario italiano. Non è ammissibile annettere al termine “giornalismo” delle “notizie” che tali non sono, perché c’è una grande differenza tra “notizia” e “invenzione”. Notizia deriva dal latino “notitia”, che a sua volta deriva dal termine “notus”, che significa “noto, conosciuto”. Ecco, e se non si è a conoscenza di determinati fatti, allora non c’è notizia. E se non c’è notizia, non c’è giornalismo. Ma farsi notare è sempre conveniente e dunque il rumore serve. E se non c’è rumore è meglio crearlo. Cosa può fare più rumore di un bello “scandalo da nazionale”? Ce n’è da mangiare per tutti. Soprattutto per gli sciacalli.
Il rumore, lo “scandalo” che conviene, è ovviamente quello relativo ad Andrea Barzagli. Il difensore bianconero e della Nazionale italiana è stato accusato per un’ “uscita clandestina”, lasciando il ritiro azzurro. Un’accusa che fa sorridere (o solo ridere) vista la “fedina penale” del difensore. Si tratta di un calciatore che sia nel suo club, la Juventus, sia con la maglia dell’Italia ha sempre dimostrato la massima serietà. Oltre alle sue impeccabili prestazioni in campo, Barzagli ha dato in ogni circostanza l’esempio su come essere un professionista esemplare. Mai una parola fuori posto, mai una polemica, sempre efficiente. Da un calciatore, ed un uomo, così, non si può chiedere di più. Un uomo che ha versato lacrime per la maglia azzurra, data la decisione di abbandonarla, e che ha poi accettato di tornare a vestirla su espressa richiesta di Giampiero Ventura. Lo stesso ct lo ha voluto per la sua esperienza, per le sue doti, e per dare un’impronta vincente e solida all’Italia che verrà. E se davvero non bastasse tutto questo per convincersi della sua intoccabilità, ci pensa lo stesso DJ Gippo che ha postato la “foto incriminante”, a cancellare qualsiasi “scandalo”:
“Andrea si trovava a cena nel locale insieme alla moglie e ai suoi bambini, ed è giusto chiarire che stiamo parlando di un ristorante con un ambiente molto delicato. La foto è stata scattata intorno alle 22 quando la famiglia Barzagli era a cena. Io l’ho postata sui social molto più tardi, quando sono rientrato a casa dopo la serata di lavoro”.
C’è inoltre da sottolineare che Barzagli, come già concordato con Ventura, avrebbe dovuto giocare solo la partita per le qualificazioni. In programma non c’era l’amichevole, così come non c’è lo scandalo.
Lo scandalo che può portare tanto rumore, tanti click e tanto “magna magna”. Lo scandalo che avrebbe potuto scalfire chiunque, ma non Andrea Barzagli. Andrea Barzagli è una roccia.
This post was last modified on 27 Marzo 2017 - 11:04