Daniele Capezzone, deputato del Parlamento italiano, è intervenuto sulla propria pagina ufficiale Facebook a riguardo dell’intercettazione falsa uscita ieri sui giornali:
“Già all’inizio di questa vicenda – ha scritto Capezzone – mi è capitato di dire che sia gli organi di giustizia sportiva sia alcuni organismi parlamentari rischiavano seriamente di farsi abbagliare dal sensazionalismo e dalla ricerca di titoli sui giornali. Non conosco Andrea Agnelli, non sono tifoso, non sono parte in causa. Ma osservo che se le intercettazioni pubblicamente attribuite ad Agnelli riguardassero in realtà altri e non lui (come si legge nei giornali di stamattina), e se poi fossero successive ai provvedimenti restrittivi della libertà personale di tale Dominiello, la Commissione parlamentare dovrebbe scusarsi. Che alcuni capi tifosi non siano distinti signori British, è ovvio. Che molte società abbiano chiuso un occhio, per ragioni evidenti, è pure altrettanto ovvio, anche se sbagliato. Ma da qui a costruire teoremi giustizialisti contro il presidente della Juventus, che peraltro è una società quotata in Borsa, ce ne corre. Sono errori che in Parlamento non dovrebbero essere commessi da nessuno: maggioranza o opposizioni”.