“Questa è gente che ha ucciso”, le nuove intercettazioni di Agnelli. Cosa cambia?

Aggiornamento: Le intercettazioni uscite sull’Huffington Post, qui riportate, non sarebbero quelle di cui l’avvocato Chiappero non era a conoscenza. È quanto afferma su Twitter Francesco Ceccotti, fondatore del forum Vecchiasignora.com.

Il processo riguardante Andrea Agnelli e la presunta collusione con le mafie potrebbe infittirsi. La giornata odierna, infatti, è stata importante per scoprire nuovi dettagli e, in realtà, un po’ problematica per la difesa del presidente della Juventus. L’avvocato della difesa, Luigi Chiappero, ha chiesto la desecretazione degli atti, e cioè delle “nuove” intercettazioni: nuove perché non di sua conoscenza, ma già in possesso da Pecoraro e dalla Procura Federale, visto che vengono ereditate dall’indagine della Procura della Repubblica di Torino.

“SO CHE ERANO Lì”

Da questo punto di vista, ha notevole rilevanza il documento entrato in possesso dell’Huffington Post. In quest’intercettazione, Pecoraro afferma “non solo Agnelli fosse consapevole dei rapporti strutturati e delle concessioni fatte in favore dei gruppi del tifo organizzato e di esponenti malavitosi, ma che acconsentiva a tale condotta”. Oltre a questo, viene allegata un’intercettazione in cui Alessandro D’Angelo, responsabile della sicurezza della Juventus, parla chiaramente di un incontro con Rocco Dominello presso una holding controllata dallo stesso Agnelli “So che erano lì…io ogni volta che li vedevo, quando li vedevo a gruppi facevo scrivere sempre le cose sui fogli, perché nella mia testa era per dargli importanza che scrivevo quello che dicevano” – si legge.

C’è da dire che un incontro con Rocco Dominello, dal punto di vista legale, non dovrebbe in alcun modo “inguaiare” Agnelli: l’uomo in questione, infatti, era incensurato all’epoca dei fatti e continua a esserlo.

“QUESTA È GENTE CHE HA UCCISO”

Nella seconda parte del documento, Pecoraro risponde alla difesa del presidente Agnelli, secondo cui gli esponenti della dirigenza bianconera non erano a conoscenza del profilo criminale di alcuni ultras. “Il problema” – si legge – “è che questa gente ha ucciso” – l’intercettazione che fa rabbrividire e mette in una condizione non ottimale il numero uno della Juventus.

NON CAMBIA NULLA

In primo luogo, è dovere di tutti rassicurare su ciò che potrebbe comportare questo nuovo documento. Come già ampiamente spiegato, questo è nuovo per chi non ne era a conoscenza, ma non per la Procura Federale, che aveva già a disposizione tutto prima del deferimento. In quest’ambito, dal punto di vista sportivo, la Juventus non rischia assolutamente nulla. Niente Calciopoli-bis, dunque, poiché non ci siamo nemmeno lontanamente vicini. A rischiare, in questo momento, è solo Andrea Agnelli. Il documento di cui sopra, però, non costituisce nessuna certezza di colpevolezza, sia chiaro. C’è bisogno di un processo e, qualora il presidente della Juve risulti colpevole, potrebbe rischiare un’inibizione, con una multa a carico della società.

 

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