Con la vittoria di misura ottenuta contro il Porto, la Juventus centra due obiettivi in una sola partita: qualificazione ai quarti di finale di Champions e un dosaggio di forze necessario in quella che ormai è la fase nevralgica della stagione.
Ci ha provato due volte Mandzukic, di testa, lo ha anticipato Dybala con uno squillo da fuori area all’inizio dei giochi. E allora è bastato un tuffo da vero portiere-gatto di Maxi Pereira per risolvere tutto allo scadere del primo tempo: rigore per la Juve ed espulsione per il giocatore del Porto. Dybala sorride nuovamente in Champions dal dischetto e regala ai compagni una comodo scivolo verso i quarti.
Avrà sorriso Allegri a quel punto. Non tanto per il gol di vantaggio e per il complessivo 3-0 maturato fra andata e ritorno, non solo per i 45 minuti restanti sui 180 totali, ma soprattutto per un allenamento europeo da cominciare dopo l’intervallo. Senza strafare, senza sprecare. Occasioni si però, come quelle di Pjaca e Higuain, ma dopotutto va bene così. La Juve non spreca ulteriori energie fisiche, ed è questo ciò che conta con tre competizioni ancora in ballo.
Allo Stadium va come deve andare e qualificarsi col minimo sforzo dopo il 2-0 di Oporto, probabilmente, era quello che anche Allegri auspicava. Più dello spettacolo e delle goleade.
Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)
This post was last modified on 14 Marzo 2017 - 23:30