Khedira a Repubblica: “Ho imparato molto in Italia. Futuro in MLS? Sì, ci andrò”

Il centrocampista della Juventus, Sami Khedira, ha rilasciato un’intervista a Repubblica per parlare del proprio futuro e dell’obiettivo primario per il finale di stagione: la Champions League.

IL SOGNO

“La Champions? È un dovere provarci, potrebbe essere la stagione buona. In campionato siamo messi bene, in Coppa Italia anche.

Per vincere la Champions servono stabilità ma anche forma e fortuna: è una combinazione di fattori. Di sicuro la qualità c’è, come lo spirito di squadra”.

ETÀ MEDIA TROPPO ALTA?

“Il Bayern ha trent’anni, ma lo vedete come gioca? Noi e loro abbiamo la combinazione tra esperienza e freschezza. Siamo nella situazione ideale”.

LA FORMA FISICA

“Ho avuto difficoltà a livello mentale e spirituale, ma ne sono uscito anche affidandomi a persone preparate. 

Mi confronto continuamente con il mio corpo e dedico giorno e notte al mio lavoro: non è un caso che questa sia la stagione in cui sto giocando di più”.

INSEGNAMENTI ITALIANI

“Ho imparato la flessibilità tattica, ma qui si lavora duro sotto ogni aspetto, con precisione, senza lasciare nulla al caso e questo mi ha sorpreso, non si pensa che l’Italia sia così.

Gli italiani hanno questa reputazione legata alla dolce vita, mentre i tedeschi sono considerati più severi. Tuttavia è solo un pregiudizio.

Qui gli allenamenti sono molto intensi. Ma se noi tedeschi imparassimo a concederci qualche piacere, aiuteremmo la nostra creatività e miglioreremmo la nostra reputazione”.

FUTURO IN MLS

“Andrò in America, ma non adesso: voglio giocare ad alto livello per diversi anni ancora. Voglio vincere la Champions, voglio difendere il titolo mondiale con la Germania e tutto questo non sarebbe possibile andando in Usa o in Cina. Guadagno bene anche qui, tra l’altro”. 

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