Il calciomercato non dorme mai. Questa frase potrebbe sembrare una frase fatta, ma descrive al meglio il modus operandi degli uomini di mercato, sempre pronti a visionare giocatori e intavolare trattative. Maestri in questo mestiere sono sicuramente Marotta e Paratici, dirigenti bianconeri esperti di calciomercato. E i due non vogliono smentirsi nemmeno in questa occasione e, perciò, stasera manderanno qualche osservatore a vedere la partita tra Lione e Roma di Europa League, al fine di osservare le prestazioni di qualche giocatore dei transalpini che interessano molto la Vecchia Signora.
TOLISSO OBIETTIVO NR. 1
C’è poco da visionare per quanto riguarda Corentin Tolisso, centrocampista del Lione considerato l’obiettivo numero 1 della dirigenza bianconera per la prossima finestra di mercato. Marotta e Paratici, stregati dal giovane talento, hanno provato a portarlo a Torino già nella sessione di gennaio, ricevendo un secco no da parte del presidente dei francesi Aulas. Stesso Aulas che, però, non ha chiuso a una cessione in estate, e voci parlano di un accordo praticamente raggiunto tra le due parti sulla base di 30 milioni più bonus. Non è da escludere anche l’inserimento di Lemina nella trattativa, che farebbe scendere la parte fissa a 20 milioni più, appunto, il cartellino del gabonese.
OCCHI SU LACAZETTE E FEKIR
Tolisso osservato speciale, è vero. Ma stasera gli uomini di mercato bianconeri avranno anche un altro compito: osservare attentamente le prestazioni di Alexandre Lacazette e Nabil Fekir. Entrambi sarebbero profili ideali per il “progetto Juve”: giovani, ma già sulla rampa di lancio per diventare grandi. In pratica, una descrizione ad hoc che fa molta gola a Marotta e Paratici. Conoscendo Aulas, sarà difficile convincerlo a una maxi-operazione con magari un piccolo sconto. Si dovrà trattare, dunque, i tre giocatori singolarmente.
Il calciomercato non dorme mai. Questa frase potrebbe sembrare una frase fatta, ma descrive alla perfezione quello che accadrà stasera a Lione, con gli uomini di mercato bianconeri pronti a sferrare un importante affondo sui talenti dei transalpini.
Simone Calabrese