Neto: ‘Difficile avere un gruppo ome il nostro! Lo Stadium è una bolgia, hanno tutti timore’

Due gare di fila dopo qualche partita in panchina… del resto fare il vice non è semplice, perchè Gigi non molla mai, anno dopo anno è sempre lì a dare il massimo. Neto però si è calato perfettamente in questa realtà, garantendo sempre qualità e affidabilità, e le ultime due gare dimostrano proprio questo. Il portiere bianconero ha raccontato e si è raccontato a JTV, ecco quanto raccolto: “Cerco di dare sempre il massimo e quando viene il mio momento provo a gestire e tutelare la squadra nella miglior maniera. Sono state due partite molto importanti per questa stagione. Contro l’Empoli siamo riusciti a segnare prima e gestire con più tranquillità; ieri contro il Napoli siamo andati sotto nel primo tempo, ed è una cosa che non ci capita spesso. Dobbiamo fare veramente i complimenti a tutta la squadra, perché trovarsi in svantaggio con una grande squadra come il Napoli e giocare un secondo tempo così è veramente una grande prova di maturità, la dimostrazione che siamo concentrati davvero su tutti gli obiettivi”.

UN PASSO VERSO LA FINALE – “Ci dispiace aver subito gol, ma sappiamo di aver fatto un buon risultato. L’esperienza dell’anno scorso è importante, perché ci può rendere ancora più attenti, sapendo che giocare a Napoli non sarà facile, e avere subito questa rete in casa ci porterà ad affrontare la partita con ancora maggiore maturità”.

NETO DAI PIEDI BUONI – “E’ un po’ quello che succede a tutti noi portieri nel calcio di oggi, che si è “modernizzato”. Le squadre pressano alto, e diventa fondamentale avere un portiere che dia una mano alla squadra e trasmetta fiducia. La cosa più importante è essere sempre pronto e poter aiutare la squadra a vincere una partita come quella di ieri”.

IL NETO BAMBINO SAPEVA GIA’ TUTTO – “Negli anni precedenti era difficile vedere portieri brasiliani in Europa, ma è un ruolo che è cresciuto tanto in Brasile, dove ora ci sono tanti buoni giocatori in questo ruolo. Nel mio caso, mio papà giocava in porta e da piccolo, come tutti i bambini che vogliono essere come il papà, ho iniziato a giocare da portiere. Quando tra amici si faceva la conta io urlavo: ‘Sono pronto, in porta gioco io!'”.

FATTORE STADIUM – “E’ molto importante avere una tifoseria come questa, e uno Stadio che diventa una bolgia come il nostro. Le squadre ospiti arrivano sempre con un po’ di timore, perché sanno che, quando ingraniamo la quinta e la tifoseria ci dà la spinta, siamo veramente forti. Noi non guardiamo tanto i numeri: il nostro obiettivo è sempre la partita che verrà. Sicuramente avere il pubblico dalla nostra parte rende tutto molto più facile”.

IL PENSIERO DI NETO SU UDINE – “Noi non guardiamo gli altri, vogliamo fare le nostre partite e andare a Udine per fare risultato e prendere tre punti, poi quello che succederà a Roma e Napoli riguarda loro. Noi dobbiamo fare un certo numero di vittorie per raggiungere il nostro obiettivo, senza guardarci intorno”.

GRUPPO AFFIATATO – “Siamo una squadra con giocatori di tante nazionalità diverse e riuscire ad avere un gruppo veramente sano come il nostro, in cui tutti vanno d’accordo e scherzano l’uno con l’altro, è veramente importante. In un ambiente in cui stiamo praticamente tutti i giorni, bisogna avere questa allegria, questa energia positiva, ed è quello che proviamo sempre a fare, magari migliorando ancora, perché se riusciamo a trasmettere questa energia possiamo crescere ulteriormente”.

MOMENTO CHIAVE? – “Secondo me in questo momento conta soprattutto la testa. Fisicamente stiamo veramente bene, abbiamo fatto una preparazione molto importante, ed abbiamo quasi un anno di lavoro alle nostre spalle: sarà il fattore mentale quello che ci condizionerà di più in questa parte della stagione”.

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