Lunga intervista concessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport per Mattia Caldara. Il difensore si racconta, tra passato e futuro, parlando della memorabile stagione all’Atalanta e del suo passaggio alla Juventus. Ecco le sue dichiarazioni:
Si parte dalla doppietta di sabato con il Napoli, che lo ha fatto diventare uomo copertina dell’Atalanta di Gasperini. Il difensore, in particolare, racconta l’azione che ha portato al secondo gol: “Quando ho dato la palla a Spinazzola ero sicuro che sarebbe arrivato fino in fondo, mica lo fermi…. Poi mi ha dato una gran palla e io non lo so come ho fatto a segnare”.
Sul suo esordio, che vede sempre il Napoli nel destino, racconta: “Il venerdì ero tra le riserve. Poi, mentre stavo andando via, Gasperini mi disse che era arrivato il momento di dare una svolta al campionato. Io non capii. Il sabato mi diede la casacca ma io non credevo che avrei giocato davvero. Lui rischiava l’esonero. E invece andò benissimo”.
Caldara si sofferma anche sul trio difensivo della Juventus, un punto di riferimento per qualsiasi difensore: “Di Bonucci vorrei la capacità di impostare, di Barzagli la bravura in marcatura sull’uomo e di Chiellini la grinta. E di tutti e tre vorrei l’incredibile forza mentale. Quando decidono che non si segna, non si segna. E magari nemmeno si tira”.
Infine, Caldara promette massimo impegno ai colori dell’Atalanta. Nonostante il trasferimento in bianconero nel 2018: “Me lo sono imposto al momento della firma. Per adesso sono dell’Atalanta e vogliamo fare qualcosa di importante. Però sono rimasto impressionato dal JMedical e soprattutto dallo Stadium. Mi ha emozionato”.
This post was last modified on 27 Febbraio 2017 - 16:37