Non saranno stati facili, per Bonucci, quei 9o minuti vissuti lontani dal campo. Innanzitutto perché Leo non è abituato a guardare che la partita faccia il suo corso senza il proprio contributo. La grinta, la classe e la voglia del diciannove bianconero sono sempre state all’ordine del giorno. E anche oggi è stato così, seppur dietro un vetro, che ne offusca la vista ma non i sentimenti.
ESULTA, ECCOME SE ESULTA
L’osservato speciale della partita di Oporto non poteva che essere lui. Le telecamere di Premium Sport lo hanno immortalato in diverse situazioni: l’abbiamo visto sofferente, recriminare per un gol annullato, discutere con Nedved, disperarsi per l’eco di un palo, ed infine…esultare. Ma non poteva essere altrimenti: troppo innamorato Leo per rinnegare quei sentimenti e quelle sfumature, che colorano la sua vita ormai da ben sette stagioni. Perché Bonucci incarna da anni la juventinità: sempre al servizio della propria Signora, nella buona e nella cattiva sorte.