Finalmente torna la Champions League anche per la Juventus. Dopo essersi qualificata prima nel girone, i bianconeri hanno pescato il Porto di Nuno Espirito Santo nell’urna di Nyon. Domani alle 20.45 l’andata all’Estádio do Dragão di Oporto dove la squadra di Allegri non può sbagliare, per non compromettere la sfida di ritorno.
Una volta appesi i guanti al chiodo, Nuno Espirito Santo è diventato il preparatore dei portieri del Malaga nel 2010. Due anni dopo, diventa l’assistente di Jesualdo Ferreira sulla panchina del Panathinaikos prima di compiere il grande salto nel 2012 guidando il Rio Ave piazzandosi 7°. L’anno successivo, però, il Rio Ave di Nuno si piazza 12° e lascia la panchina per approdare al Valencia dove conquista il piazzamento ai preliminari di Champions al primo anno. L’anno dopo, nuovamente 12° nell’ultima stagione in Spagna. L’estate scorsa, il club portoghese decide di puntare sull’ex portiere del Porto. Da quando è tornato in Portogallo, da allenatore ha iniziato a spiegare la tattica ai giornalisti presenti in conferenza stampa. Fatto curioso, del tutto nuovo per un allenatore, pronto sempre a confrontarsi con la stampa. In maniera diversa e divertente.
Un ritorno al passato, dunque. Questa volta da allenatore. Nella sua nuova avventura sulla panchina del Porto, Nuno Espirito Santo sta esprimendo livelli di calcio altissimo. Nonostante sia seconda ad un punto dal Benfica, il club di Oporto ha la miglior difesa ed il secondo miglior attacco. Tra le mura amiche, hanno conquistato 11 vittorie e 1 pareggio per un totale di 16 vittorie, 5 pareggi ed 1 sconfitta. Dunque, non una gara facile per la Juventus che dovrà fare i conti con una squadra ben messa in campo con giocatori come Herrera, Brahimi e Otavio davvero formidabili. Allegri è avvisato. Il futuro in Champions della Juventus passa da Oporto.
Michele Ranieri
This post was last modified on 1 Aprile 2017 - 12:29