Uno degli ex del match di mercoledì tra Porto e Juve, sarà il vice allenatore dei lusitani. Stiamo parlando di Rui Barros, giocatore della Juventus tra 1988 e il 1990, periodo in cui riuscì a conquistare una Coppa Italia e una Coppa UEFA. Queste le sue parole nell’intervista concessa al Corriere della Sera.
“Il nostro obiettivo è di andare più lontano possibile e le chance di passare il turno sono 50 e 50. Abbiamo già esperienza a questi livelli: adesso conta solo il campo e non ci sono favoriti. Sarà una doppia sfida intensa, che affronteremo con grande responsabilità: lotteremo con le nostre armi, che non sono poche”.
“Sì, è tornata la Vecchia Signora che conoscevo io: una squadra fantastica, all’altezza della sua grande storia. Punti deboli nella squadra di Allegri? Sinceramente non molti. L’abbiamo studiata a fondo in questi due mesi: è completa, con venti giocatori forti”
“Sarà importante vincere l’andata e se possibile non subire gol. Sappiamo che sarà dura, ma non è una missione impossibile. Abbiamo fiducia, lotteremo alla pari e faremo di tutto per passare il turno”.
“Il presidente della Juve è il nipote dell’Avvocato? È un segnale di forza. L’Avvocato era un vincente e non credo sia un caso che la Juve sia tornata grande: è molto positivo per il calcio europeo.”
“La peculiarità del Porto è quella di essere un club solido, rigoroso, che non molla mai dai suoi obiettivi. È il nostro marchio di fabbrica anche in campo. Che giocatore deve temere di più la Juve? La nostra forza è globale, non di uno o due giocatori. È questo che fa davvero grande una squadra”.
This post was last modified on 20 Febbraio 2017 - 17:11