Mandragora e il futuro. Ora si deve prendere Juventus e Nazionale

La convocazione del 5 febbraio per il match dello Stadium contro l’Inter è stato solo l’antipasto per Mandragora. Ora il centrocampista campano si deve riguadagnare tutto, facendo gli scongiuri del caso contro gli infortuni.

LE CARATTERISTICHE DI MANDRAGORA

Centrocampista mancino, nasce mediano ma può essere impiegato anche da mezzala. La sua posizione preferita è principalmente centrale davanti alla difesa. Il suo ritorno sarà graduale, perché rientrare da un lungo infortunio (frattura alla base del quinto metatarso del piede destro) non è mai semplice, ma il centrocampista classe ’97 sta familiarizzando con l’atmosfera di Vinovo. L’ex biancazzurro dovrebbe essere riaggregato al gruppo della Primavera attesa dalla sfida casalinga di sabato contro l’Avellino. Fabio Grosso l’aveva già utilizzato contro il Sassuolo dopo nove mesi di stop e potrebbe riavere il campano a disposizione.

IL RITORNO DI MANDRAGORA

Ieri Mandragora è sceso in campo e ha svolto lavoro di scarico a Vinovo dove si allenava la prima squadra, compresi i compagni con cui ha legato di più: Leonardo Bonucci e Gigi Buffon, soprattutto. A gennaio poteva ritornare al Pescara in prestito: addirittura Juve e Pescara erano già d’accordo, ma il fatto che Rolando fosse in fase di recupero ha convinto i bianconeri a tenersi il mediano per consentirgli di tornare pienamente a disposizione. Il giovane centrocampista potrebbe anche essere l’arma in più per la compagine di Allegri, magari nel finale di stagione. Sicuramente servirà del rodaggio per tornare in condizione e in questo può aiutare la Primavera, ottima per ritornare quello di una volta. Quindi auguriamo il meglio a Rolando Mandragora, che nonostante tutti gli infortuni può ancora essere un grande talento del futuro.

Andrea Bargione

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