Chi non ricorda il famigerato “caso Bonucci” durante il derby Torino-Juventus dello scorso anno? Il difensore bianconero fu condannato da giornali e media per una presunta “testata” all’arbitro Rizzoli, in quell’occasione non bastarono le smentite del diretto interessato: “Bonucci non mi ha dato nessuna testata”, a placare polemiche infinite e fondate praticamente sul nulla (prassi mai passata di moda). E’ passato, invece, in sordina un episodio simile avente come protagonista il portiere del Milan Donnarumma, nel match, poi pareggiato, contro la Lazio.
È quanto successo negli ultimi secondi, della prima frazione di gioco, di Lazio-Milan quando con astuzia Ciro Immobile ha penetrato la difesa rossonera procurandosi un calcio di rigore. Protagonista del fallo proprio il portierino del Milan che in uscita ha toccato la gamba dell’attaccante biancoceleste che, allungatosi il pallone ormai ingiocabile, non aspettava altro. Intervento ingenuo e calcio di rigore: Biglia dal dischetto non sbaglia e la Lazio chiude il primo tempo in vantaggio. Donnarumma imbufalito è andato quindi faccia a faccia contro il giudice di porta. Il rossonero ha urlato con veemenza: “eri qua, eri qua!”, chiedendo all’addizionale come abbia fatto a non vedere la decisione, a suo dire, corretta.
Nel post-partita Donnarumma ha ricevuto i complimenti degli addetti ai lavori e di mister Montella per una prestazione, obiettivamente, fenomenale. Il caso è passato praticamente inosservato e nessuno ha sentito il bisogno di sottolineare o condannare l’episodio. Eppure, la foga e la rabbia nelle proteste del giovane portiere, che con prepotenza si avvicina (troppo) al giudice di porta, sembrano non avere nulla da invidiare ad un altro aneddoto, a tinte bianconere, pure fin troppo discusso. In questo caso, però, si è scelto di chiudere un occhio, o forse due. In fondo, “so’ ragazzi!”.
Luca Piedepalumbo
This post was last modified on 14 Febbraio 2017 - 13:19