Un altro match al cardiopalmo con il Napoli. Stavolta, non con la maglia della Juventus, salutata in estate per riabbracciare il suo Real Madrid. Álvaro Morata si appresta ad affrontare gli ‘azzurri’ allenati da Maurizio Sarri nella sfida di mercoledì in Champions League. L’occasione giusta per tornare a parlare della sua recente esperienza italiana, in un’intervista al Corriere dello Sport.
“La Champions è sempre la Champions e non vediamo l’ora di giocare contro il Napoli. Loro giocano molto bene palla al piede e i loro capovolgimenti di fronte, con Callejon, Hamsik e Insigne, sono molto pericolosi. Poi ci sono Pavoletti e Milik che immagino proverà ad esserci. È una grande squadra, quest’anno non sembrano in lotta per il campionato e questo potrebbe dare loro ancora più forza in Europa. Ci possono battere, ma anche noi possiamo batterli: è la magia della Champions. Io voglio sempre vincere, ma ammetto che sarei ancora più felice di battere il Napoli per il mio passato juventino“.
“Io non sono italiano, ma ho dato tutto per la maglia bianconera ed ero disposto a rimanere lì molti anni, la Juventus lo sapeva, l’unico problema era la chiamata del Madrid che era il mio sogno fin da piccolo. Senza recompra avrebbero dovuto cacciarmi per farmi andare via da Torino“.
This post was last modified on 12 Febbraio 2017 - 18:40