La caccia alle streghe è partita, con un po’ di anticipo rispetto alla passata stagione. Coincidenze, si potrebbe pensare; i risultati della Juventus, più probabile. Principio primo del malcontento popolare. Che, guarda caso, da sempre coincide con l’inarrestabile marcia bianconera. Un carrarmato imprendibile per tutti anche questa stagione.
Ad innescare la furiosa reazione sono bastati un paio di rigori non dati, tra l’altro molto dubbi. Ma tant’è, la miccia è ormai esplosa. Una reazione purtroppo spontanea per tanti menti offuscate che vedono, nella Juventus, un capro espiatorio da attaccare senza mezzi termini, sempre e comunque. Asserzioni formulate sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi effettiva sulla veridicità o meno dei fatti. Chiamasi Post-verità. Un morbo che affligge davvero tutti: dal ricco al povero, dal grande al piccino, dal primo all’ultimo in classifica. Figlio di frustrazione, cui non si riesce a porre fine.
Con l’augurio che la lagna del centrocampista belga sia l’ultima di una lunga serie, che ha raggiunto un culmine grottesco con la pañolada organizzata dai tifosi dell’Inter in vista della gara interna con l’Empoli. Polemiche sterili, che non fanno altro che alimentare l’alibi del perdente e distogliere l’attenzione dalle reali motivazioni delle sconfitte. Dalle parti di Torino, per fortuna, capita poco.
This post was last modified on 10 Febbraio 2017 - 13:43